24.01.2022 – 07.40 – Nell’ambito dell’avanzamento delle strategie territoriali delle aree interne del Friuli Venezia Giulia, previste dalla Programmazione europea 2021-2027, sono stati individuati oltre 40 milioni di euro per rendere meno marginali le tre aree montane dell’Alta Carnia, delle Dolomiti Friulane e del Canal del Ferro-Val Canale. Le azioni previste non riguardano solo lo sviluppo del digitale ma altresì l’importante tema dell’innovazione sociale. Verranno create reti locali che siano in grado di erogare beni e servizi e sviluppate filiere tipiche della montagna: legno, servizi ecosistemici, turistico-ricreative, alpeggio, agricola e agroalimentare e agroalimentare/turismo. Un esempio tipico di queste filiere è quella lattiero casearia, la quale attraverso un modello economico d’impresa cooperativa è in grado di tutelare quelle piccole realtà agricole, che hanno più difficolta a rimanere sul mercato, preservando così un’importante parte del patrimonio agroalimentare. La diversificazione dell’attività agricola sarà uno dei focus per contribuire alla nascita di nuove imprese e nuove realtà produttive che incentivino lo sviluppo sociale ed economico di queste zone.
Ma l’obiettivo del Piano non è sono quello di incrementare le produzioni manifatturiere, agricole o forestali molto diffuse in queste aree, bensì anche quello di dare il via ad attività di formazione professionale, iniziative culturali e ricreative, ambientali e turistiche. La commistione tra valorizzazione ambientale, caratterizzata da aree naturali uniche a livello regionale, e una realtà produttiva in ottica multifunzionale ed integrata ha tutti i numeri in regola per poter diventare un elemento strategico nello sviluppo delle aree interne del Friuli Venezia Giulia.
“Queste risorse, che si aggiungono a quelle garantite dallo Stato, sono ricavate dai fondi strutturali FESR e FSE e dal FEASR e potranno essere ulteriormente aumentate – spiega l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna Stefano Zannier – anche a seguito della candidatura della quarta area interna della nostra Regione, quella relativa ai Comuni dell’area del Torre e Natisone, che a breve dovrebbe essere approvata e inserita all’interno della Strategia nazionale aree interne (Snai)”.
Il Piano di investimenti sarà caratterizzato dall’integrazione dei fondi comunitari sia in fase di programmazione, sia in fase di attuazione con il completo coinvolgimento, per l’individuazione degli interventi da mettere in atto, dei territori coinvolti.
Per quanto riguarda invece il tema delle connessioni, è in seno un progetto denominato ‘Montagna smart’, per la realizzazione di un sistema di coperture in quelle zone isolate particolarmente frequentate da escursionisti, alpinisti e persone che amano lo sport, che permetta la rapida attivazione dei soccorsi in caso di emergenza. In questo stesso ambito sono previsti anche altri progetti innovati, nel rispetto dei processi di transizione ecologica, che riguardano rifugi alpini, il collegamento di diversi tratti di piste ciclabili e alcuni progetti pilota relativi ad un servizio idrico che garantisca qualità e continuità a quelle piccole comunità che vivono isolate dai centri più densamente popolati.
[l.f]