21.01.2022 – 20.28 – Ogni morte sul lavoro è una tragedia, ma quando si tratta di un giovane che ha appena iniziato a camminare nella vita è un dolore straziante. L’infortunio mortale è avvenuto oggi in un’azienda metalmeccanica di Lauzacco di Pavia di Udine. Lorenzo Parelli, 18 anni appena compiuti, è rimasto schiacciato da una putrella mentre stava utilizzando il macchinario. Era il suo ultimo giorno di tirocinio del progetto di alternanza scuola-lavoro. Il sentito cordoglio dell’Amministrazione regionale, non appena appresa la notizia.
“Come Amministrazione regionale ci stringiamo attorno ai genitori, ai parenti e agli amici del giovane deceduto sul lavoro oggi a Lauzacco mentre stava terminando il periodo di tirocinio. È incomprensibile – hanno dichiarato Fedriga e Rosolen – come ancora oggi si possano verificare episodi di questa gravità”.
“In questo momento però – hanno aggiunto i due esponenti della Giunta regionale – l’incommensurabile dolore sofferto dalla famiglia impone a tutti un rispettoso silenzio, in attesa che le autorità competenti ricostruiscano l’esatta dinamica di quanto accaduto”.
“E’ una tragedia immensa, che io da genitore avverto in modo particolarmente intenso. Ho anch’io figli di quell’età e posso immaginare il dolore della famiglia di Castions, a cui esprimo tutta la mia vicinanza e quella del Consiglio regionale”. E’ la reazione del presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin. “Accanto alla solidarietà e alla vicinanza alla famiglia – aggiunge il presidente del Consiglio regionale – quanto successo deve spingerci a riflettere, ma anche ad agire. Gli infortuni sul lavoro sono troppo frequenti, e l’anno appena passato ha fatto segnare purtroppo un record negativo in Friuli Venezia Giulia”.
Nel 2021 infatti hanno perso la vita in regione 22 lavoratori, un numero di vittime superiore a quello del 2019, l’anno pre-pandemia. Tanto che nei mesi scorsi si parlò di “prezzo insostenibile per la ripartenza”.
“Con le organizzazioni dei datori di lavoro e con i sindacati, ma anche con le scuole che hanno inserito la formazione nel loro percorso educativo – è l’auspicio di Zanin – bisogna trovare nuove soluzioni per garantire condizioni di sicurezza in ogni ambiente professionale. E il Consiglio deve essere pronto a recepire ogni suggerimento normativo. Dobbiamo fare davvero tutto il possibile – conclude il presidente – affinchè non si ripetano tragedie come quella di oggi a Lauzacco”.
“Sgomento, dolore, rabbia di fronte ad una vita spezzata prima di iniziare. Non bastano più però solidarietà e vicinanza. – afferma il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli – Sosteniamo con convinzione questo Governo: non ci interessa come altri rivendicarne i successi ad ogni piè sospinto, perché ciò che conta è la sfida epocale che abbiamo di fronte. Ma sia chiaro che nessuno deve pensare di vincere questa sfida sempre sulla pelle degli stessi, degli operai con gli stipendi fra i peggiori d’Europa, dei giovani sottopagati, della sicurezza sui posti di lavoro. Magari in un Paese dove i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sono dimenticati”.
“La notizia di un giovanissimo studente di scuola superiore che muore per un incidente sul lavoro durante l’esperienza di alternanza scuola-lavoro lascia sgomenti.
A nome mio e di tutta Open Sinistra FVG le più sincere condoglianze alla famiglia e agli amici della giovane vittima. La scuola deve essere un luogo sicuro, un luogo di formazione culturale e civile, non una riserva di manodopera non qualificata e non retribuita a disposizione di chiunque lo richieda. Le esperienze lavorative devono essere costruite attorno alla sicurezza personale e alla crescita professionale e umana di chi le intraprende e questo ennesimo episodio dimostra come le condizioni di lavoro nella nostra regione debbano essere collocate con urgenza al vertice dell’agenda politica e sociale.” Ha dichiarato il consigliere regionale Furio Honsell.
“Ogni morte sul lavoro è un dramma per l’intera società, ma quanto accaduto oggi pomeriggio, avendo per vittima un ragazzo così giovane, lascia ancora più attoniti e ammutoliti”. Così, in una nota, i consiglieri regionali del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli.
“Ogni morte sul lavoro è una sconfitta per lo Stato. E quando a perdere la vita è un ragazzo appena 18enne, alla sua prima esperienza con il mondo del lavoro, è ancora più inaccettabile. Non possiamo rimanere a guardare: serve una risposta delle Istituzioni. Assieme a imprese, enti locali, istituti scolastici dobbiamo trovare strumenti nuovi perché incidenti come quello di oggi in provincia di Udine non possano accadere. Ci uniamo al cordoglio della famiglia e dei suoi compagni di scuola”. Scrive su facebook il Presidente di Italia Viva Ettore Rosato.
“La terribile notizia della morte del diciottenne, studente di Castions di strada, a causa di un incidente sul lavoro mentre svolgeva attività di stage, ci lascia affranti. Quella che doveva essere una esperienza di costruzione e apertura al futuro si è trasformata in una tragica fine di ogni aspirazione per un giovane e per una intera famiglia. Proprio ai famigliari va il nostro primo pensiero”. Così la consigliera regionale Chiara Da Giau (Pd). “In attesa poi che le indagini identifichino circostanze e responsabilità, senza lanciare accuse frettolose, richiamiamo però ancora una volta la necessità che ogni sforzo possibile sia fatto perché aziende e cantieri siano luoghi sicuri. Serve formazione, servono controlli, serve responsabilità, senso civico, rispetto dei lavoratori”. “Le esperienze che gli studenti svolgono in azienda, sono regolate da protocolli che impegnano le aziende alle condizioni di sicurezza. Sappiamo che tante scuole e tante aziende assumono seriamente questi impegni nonostante a volte siano gravosi dal punto di vista burocratico. Impensabile che così non sia per tutti”. “Quella che un tempo si chiamava alternanza scuola-lavoro e oggi percorso per le competenze trasversali e l’orientamento, è un tassello importante per i nostri studenti per completare il proprio portafoglio di competenze e abilità e meglio focalizzare le proprie scelte di formazione e lavoro future. Ci sia l’impegno di tutti per mantenere questa opportunità sicura”.
“Di fronte a una tragedia di tale portata possiamo solo che stringerci attorno ai familiari e agli amici del ragazzo, colpiti da un dolore che adesso chiede solo rispetto e silenzio”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale e capogruppo di Progetto Fvg per una Regione Speciale/Ar, Mauro Di Bert, anche a nome dei colleghi del gruppo. “Sono profondamente colpito dall’immane tragedia accaduta nel pomeriggio di oggi a Lauzacco, dove ha perso la vita un giovane studente impegnato in un progetto scuola – lavoro. Ogni morte sul lavoro è inaccettabile – aggiunge Di Bert – ma lo è ancora di più se tocca un ragazzo appena 18enne, impegnato in un’esperienza di incontro con il mondo del lavoro”.
“Il nostro non è un cordoglio di circostanza, le nostre non sono “lacrime di coccodrillo”.
Come è possibile che non sia stata garantita la sicurezza necessaria è una domanda a cui è chiamata a rispondere la magistratura.
Come forza politica però ci chiediamo come sia possibile che delle leggi abbiano permesso ad un ragazzo diciottenne di venire ucciso da una trave di acciaio in una fabbrica. Una domanda sull’ “opportunità” di continuare a far svolgere a giovanissimi studenti lavori non pagati in ambienti ad alto rischio dovremmo farcela tutti. Ne vale veramente la pena? L’alternanza scuola lavoro funziona davvero?
Sicuramente l’infortunio mortale che ha coinvolto Lorenzo non è isolato. È una strage sul lavoro, continua. 1404 morti sul lavoro in Italia nel 2021, più di 3 al giorno. Nei primi 10 mesi del 2021 sono stati 21 in Fvg.
Da domani ci piacerebbe che tutta la politica si fermasse e discutesse realmente di quanti ispettori sul lavoro in più ha bisogno questa Regione e questo paese, di quanti sono i controlli reali nelle aziende, di che cosa succede se un imprenditore viene beccato a non rispettare le norme sulla sicurezza e di quali diritti godano gli stagisti o i tirocinanti.
Sinistra Italiana Fvg segnala inoltre che quando si tratta di assumere nuovi ispettori sul lavoro non sempre c’è quell’unità che ci si aspetterebbe”. Così dalla Segreteria regionale Sinistra Italiana FVG
l.l
(Notizia in aggiornamento)