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sabato, 19 Aprile 2025

L’incidenza degli insegnanti non vaccinati sulla scuola in Friuli

18.01.2022 – 11.57 – Il rientro a scuola dopo le vacanze natalizie si scontra con le prime difficoltà dettate dall’emergenza sanitaria, tra positività al Covid, insegnanti e personale non docente assente o sospeso – su cui pesa in particolare il dato di chi non è in regola con l’obbligo vaccinale – e, non da ultima, la necessità di garantire la didattica tanto in presenza quanto a distanza per gli studenti. A fornire il quadro della situazione in cui versano le scuole del territorio, l’assessore regionale all’Istruzione Alessia Rosolen assieme alla direttrice generale dell’Ufficio scolastico regionale Daniela Beltrame, illustrando i dati della rilevazione a cui hanno risposto il 98% delle scuole statali ed il 72% delle paritarie. Nel dettaglio, sono 1.086 i docenti non in regola con l’obbligo di vaccino nelle scuole statali del Friuli Venezia Giulia, il 5,58% sul totale dei 19.447 in servizio. Percentuale che scende, seppure lievemente, al 4,5% nel caso delle scuole paritarie. Guardando invece al personale Ata sono 326 gli inadempienti su 5.233, ovvero il 6,22%, mentre nelle scuole paritarie il dato corrisponde al 3,9% del totale del personale non docente. Numeri, quelli del personale non in regola, che pesano se rapportati agli insegnanti e al personale Ata attualmente sospeso: se da un lato infatti i 403 insegnanti sospesi corrispondono al 2% del totale (delle scuole statali), dall’altro, se si guarda alla sola platea dei non in regola con l’obbligo vaccinale, il dato raggiunge il 37%. Analogamente per il personale Ata sospeso la percentuale è del 2,5% sul totale e del 40,8% degli inottemperanti. Passando alle paritarie, i docenti sospesi corrispondono al 48,43% dei non in regola con l’obbligo, il 2,18% sul totale; dato che equivale al 50% per il personale non docente sospeso, rappresentando l’1,92% del totale. Non sorprende quindi che tra le principali criticità emerse dalle risposte degli stessi dirigenti scolastici, vi sia proprio quella relativa alle sostituzioni del personale: ad essere sostituito per ora nelle scuole statali è infatti il 42% degli insegnanti e il 37% del personale Ata sospeso. A questo, si affianca l’aumento del personale assente a causa delle positività riscontrate, nonché un’elevata percentuale di personale che seppure non in regola con l’obbligo vaccinale non è stato sospeso in quanto “risulta assente per malattia o perché ha ottenuto congedi e aspettative prima del 15 dicembre scorso” spiega Beltrame. Le difficoltà organizzative sono infine “aggravate dall’aumento di assenze tra gli studenti e dalla necessità di garantire loro contemporaneamente sia la didattica in presenza che quella a distanza”. “Numeri da non sottovalutare” secondo l’assessore Rosolen. “Continueremo a monitorare l’andamento della pandemia rispettando le indicazioni che arriveranno dalle autorità competenti che auspichiamo siano sufficienti a contenere la diffusione del virus e ad assicurare la scuola in presenza e in sicurezza” afferma.

[n.p]

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