29.12.2021-12.48 – Dopo 1.600.000 euro stanziati a luglio dal Governo, per sopperire al crollo del comparto turistico a causa della pandemia, in questi giorni è stato stanziato un altro milione e 800 mila euro ai 10 comuni turistici che in Friuli Venezia Giulia hanno aderito all’imposta di soggiorno, per compensare i mancati introiti. Si tratta di un contributo fisso che si addebita come extra al costo della camera o dei servizi offerti, il cui costo varia a secondo delle decisioni di ogni singolo comune, applicabile ai turisti che soggiornano in alberghi, bed and breakfast, ostelli e campeggi. La tassa, che viene pagata in contanti o carta di credito dai turisti, è seguita dal rilascio di ricevuta o fattura in cui è indicata come “operazione fuori campo Iva”. Oltre ad alcune categorie di viaggiatori, alle quali non è applicabile secondo il regolamento, l’unica struttura alberghiera impossibilitata a richiederla è l’ostello della gioventù. In Italia ad oggi sono stati finanziati fondi per 350 milioni di euro quale misura di ristoro parziale per la radicale diminuzione del turismo a causa della pandemia.
In Friuli Venezia Giulia la prima trance era stata distribuita a luglio, la seconda pochi giorni fa. L’imposta di soggiorno in regione è stata finora introdotta solo da dieci municipi (Trieste, Lignano Sabbiadoro, Grado, Duino Aurisina, Aquileia, Arta Terme, Forni Avoltri, Forni di Sopra, Sauris, Ravascletto) e vale tra il 4 e 5 per cento delle entrate tributarie, con punte che arrivano quasi al 9%. La quota statale più alta della prima trance era andata a Trieste che ottenne quasi 827.000 euro, mentre a Lignano andrà il maggior contributo di questa seconda trance con circa 216.000 euro che si aggiungono ai 294.000 di luglio. Il secondo stanziamento premia Grado a cui vanno poco meno di 41 mila euro, che si sommano ai quasi 385 mila di luglio. Più contenute invece le quote destinate agli altri comuni: Duino Aurisina 37mila euro; Aquileia 16.000 euro; Arta terme 14.000; Forni Avoltri 8.000, Forni di Sopra 3500; Sauris 1500; Ravascletto meno di 1000 euro. Secondo la stima effettuata dalla Fondazione Think Tank Nord Est di Venezia le risorse destinate dal Governo potrebbero favorire la destagionalizzazione incentivando così l’iniziativa privata ad investire su progetti locali.
Così in una dichiarazione su Udine Today Antonio Simeoni, vice presidente della Fondazione Think Tank Nord Est: “Questo comparto ha bisogno di grandi investimenti nei prossimi anni e di progetti di area vasta condivisi tra più amministrazioni locali. In questa i contributi potrebbero anche stimolare l’iniziativa privata su specifici progetti per aumentare la competitività delle destinazioni, ad esempio in tema di allungamento della stagione per favorire la redditività delle imprese, ma anche sul fronte dell’integrazione dell’offerta con proposte basate su eventi, cultura ed agroalimentare al fine di attirare nuove tipologie di clienti ed intercettare nuovi mercati.”
Di fatto, “se il gettito è superiore a 50.000 euro annui esso finanzia, con le modalità stabilite dall’intesa raggiunta da ciascun Comune con le associazioni maggiormente rappresentative dei titolari delle strutture ricettive interessate e con PromoTurismoFVG, nella misura minima del 35 per cento, investimenti finalizzati a migliorare l’offerta turistica e la sua fruibilità, e nella misura minima del 35 per cento, servizi e interventi di promozione dell’offerta turistica dei territori”.
[l.f]