21.12.20121-07.30 – I popoli germanici e scandinavi festeggiavano Jul, dal nordico hiól, jól “ruota” con allusione al sole. Per gli antichi romani era il Sol Invictus e Angeronalia; infine per i pagani era genericamente Yule. Per i cristiani divenne, traslato di qualche giorno, il Natale; e oggigiorno è il solstizio d’inverno. Tecnicamente in astronomia è l’istante che si verifica quando la Terra, ruotando attorno al sole, presenta in direzione del Sole il proprio angolo massimo tra il proprio asse di rotazione e il piano orbitale. Corrisponde alla giornata di oggi, il 21 dicembre; e rappresenta la giornata più corta dell’anno. Da quel momento s’inverte la tendenza e anziché diminuire le ore di luce giornaliere, queste tornano ad aumentare. Una giornata pertanto che è un preludio al ritorno del sole; alla fine dell’oscurità e alla vita che lentamente ritorna a splendere. Il freddo sole dell’inverno, il quale ufficialmente inizia proprio il 21 dicembre, è pur sempre il sole che dirada il buio.
Un’antica sopravvivenza di questa tradizione ancora permane nell’Inghilterra più squisitamente pagana: ogni anno infatti, nella cornice di Stonehenge, a sua volta gigantesco calendario degli antichi, cittadini e viaggiatori provenienti da lontani paesi si riuniscono per celebrare l’inizio dell’inverno.
Con un aggiornamento tecnologico ad hoc: c’è anche lo streaming.
[i.v.]