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mercoledì, 4 Giugno 2025

La UE boccia il contenuto del nostro “Decreto Sicurezza”

21.12.2021-07.10 – Era il 5 Ottobre 2018 quando in Italia entrava in vigore il tanto discusso “Decreto Sicurezza” o ancor più noto con il nome di “Decreto Salvini” il quale, tra i tanti provvedimenti, istituiva un vigoroso giro di vite per i cosiddetti “furbetti delle targhe straniere”. Negli articoli 93 e 132 del Codice della Strada, infatti, si istituì il divieto di circolazione a tutti i veicoli con targa non italiana di proprietà di persone residenti nel nostro Paese da più di 60 giorni. A tre anni dall’entrata in vigore della norma, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha deciso di bocciare il contenuto del Decreto definendolo illegittimo in quanto limitante alla libera circolazione dei capitali ai sensi dell’articolo 63 del TFUE (Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea). Tale verdetto, al momento, non comporterà nessuna modifica sulla legislazione italiana in materia di targhe estere, tuttavia, qualora il Parlamento non decidesse di intervenire per tempo per aggiornare la norma, potrà portare numerosi cittadini sanzionati e sanzionandi ad impugnare verbali ed avviare numerosi ricorsi legali. Ad ogni modo, la norma voluta dall’allora Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, sotto l’egida del Governo giallo-verde dell’ex Premier Giuseppe Conte, è stata messa in discussione e, pertanto, in un futuro non troppo lontano potrebbe diventare motivo per l’Unione Europea per emettere nei confronti del nostro Paese sostanziose sanzioni pecuniarie.

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