01.12.2021 – 12.40 – Come aveva annunciato nell’occasione della protesta No Green Pass della domenica 14 novembre 2021, dal palco di piazza del Ponterosso, Stefano “Ciccio” Puzzer si è recato alla sede dell’ONU di Ginevra per portare all’attenzione delle organizzazioni internazionali la questione del Green pass italiano applicato all’ambito lavorativo. Non era solo nel viaggio, affiancato da Vito Potenza, nome noto nell’ambito dell’indipendentismo triestino, al quale il Coordinamento Lavoratori Portuali Trieste (CLPT) ha sempre guardato con favore.
Puzzer si è infatti ripreso mentre era presente di fronte al palazzo delle Nazioni Unite; un ideale punto di partenza dal quale far scattare le denunce contro lo sgombero del varco IV e la regolamentazione italiana del certificato verde.
“Adesso entreremo – aveva preannunciato – abbiamo preparato tutti i documenti per i fatti accaduti a noi italiani, per quello che è successo nel porto franco internazionale di Trieste, per il Daspo che ho ricevuto. Oggi scopriremo se è dalla nostra parte e dalla parte dei diritti umani“.
La volontà di Puzzer di ottenere una risposta si è però scontrata con il passaggio allo smart working del personale ONU: “Ci hanno detto che il forum a cui volevamo partecipare era stato spostato da remoto” – ha spiegato Puzzer, a fine giornata – Abbiamo girato 5 palazzi ma non è stato possibile protocollare le carte. Questa organizzazione è una scatola vuota“.