09.11.2021 – 09.00 – Mentre la maggioranza dei cittadini può permettersi di tentare di vivere la propria vita seguendo la routine giornaliera, c’è chi proprio non può ignorare un solo minuto la presenza del virus che causa il Covid-19. Si tratta degli infermieri, figure che quotidianamente mettono a repentaglio la loro salute con la vicinanza costante agli infetti più gravi. Sono gli infermieri e i sanitari impegnati nell’assistenza che agiscono nel concreto da vicino mettendo in atto quegli aiuti che possono fare la differenza tra la vita e la morte di chi si ammala.
Le associazioni di categoria sono riuscite a far sentire la propria voce e ottenere un riconoscimento del lavoro compiuto con impegno e perseveranza. Da gennaio prossimo verrà infatti stanziata una cifra che attualmente è, indicativamente, di 63 milioni di euro all’interno del pacchetto di sostegno ai medici e alla sanità di 90 milioni di euro, per sostenere tutti coloro che lavorano a stretto contatto con la realtà pandemica di questo periodo. Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha agito cosi anche per cercare di arginare un fenomeno che si sta facendo sentire sempre più, ovvero la fuga di personale, che viene poi sostituito con grande difficoltà sia a causa del numero non elevato di persone che si avvicinano a questa vocazione sia a seguito della necessità di formazione specifica, che richiede anni e molto impegno. La tensione per le responsabilità, già forte in passato, si è in questo periodo acuita e facilita l’allontanarsi da una situazione lavorativa frustrante e pericolosa per la salute, per l’ elevato rischio di contagio. Onorificenze di varia importanza sono già state conferite ad alcuni operatori sanitari, in segno di ringraziamento per l’aumento esponenziale delle ore lavorative e dell’intensità di esse, ma un compenso economico può essere considerato un buon deterrente per cercare di contrastare ulteriormente questo fenomeno. Dal 18 settembre di quest’anno Nursing Up, sindacato autonomo di categoria fondato nel 1997, ha aperto pubblicamente, con un proprio comunicato stampa una campagna di denuncia alla dispersione di personale: le richieste sono state supportate da dati reali, dai fatti, dalle testimonianze di chi vive ogni giorno la realtà sanitaria. Un ulteriore appello che il sindacato ha rivolto al Ministro della Salute è quello di estendere l’indennità dagli infermieri a tutti gli addetti che operano nel delicato panorama del servizio sanitario nazionale: la richiesta verrà discussa nell’ambito del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro.
Ida Tomaselli