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sabato, 19 Aprile 2025

Aumento prezzi carburanti: le gelide conseguenze

08.11.2021 – 08.00 – Non si affievolisce nel tempo la tanto discussa ondata di aumenti nel campo dei carburanti: prezzi sensibilmente più alti che, secondo le ultime rilevazioni del Mise, arrivano a 1.749 euro al litro come prezzo medio della benzina, e 1.613 euro/litro per il gasolio.
Un aumento che rischia, secondo Assoutenti, di provocare un sostanziale ‘raffreddamento’ sui consumi di Natale, portando ad una stretta di cinghia da parte delle famiglie italiane.
Una vera e propria emergenza del settore dei motori, e non solo, che rischia di propagare i suoi effetti sull’intero sistema economico della Penisola, visto che “Oltre ad aggravare la spesa degli italiani per i rifornimenti, il caro-benzina determina maggiori costi in capo a industrie e imprese, causa aumenti dei prezzi al dettaglio e ha ripercussioni sull’inflazione” sottolinea il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi, rimarcando come “famiglie e attività produttive sono così schiacciate dall’escalation dei prezzi di benzina e gasolio, ed è necessario un intervento del Governo perché, senza misure per contenere la crescita dei prezzi, il potere d’acquisto dei cittadini subirà un duro contraccolpo e le conseguenze si faranno sentire direttamente sui consumi di Natale, che potrebbero subire un drastico taglio”.

Necessario, dunque, “intervenire sulla tassazione che vige sui carburanti, tagliando Iva e accise in modo da contenere la crescita dei listini e limitare gli effetti indiretti del caro-benzina sui prezzi dei prodotti trasportati e sui costi per industria e imprese” termina Truzzi.

[c.c]

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