29.10.2021 – 11.22 – Indietro con le lancette di un’ora, alle tre di stanotte, tra sabato 30 e domenica 31 ottobre. L’ora solare ritorna per un anno ancora, fino a quando l’Unione Europea non deciderà o meno sulla sua abolizione. Tradizionalmente questo passaggio viene associato all’idea dell’inverno: farà presto buio al pomeriggio, ma d’altronde i cittadini goderanno un’ora di sonno in più. Oggigiorno la stragrande maggioranza dei computer e degli orologi digitali compie quest’operazione in proprio; sarà necessario solo regolare gli eventuali orologi analogici presenti in casa.
Sebbene la vicenda sia stata ingigantita dai giornali, potrebbe essere una delle ultime occasioni dove vengono regolate le lancette: dal marzo 2019, infatti, il Parlamento Europeo ha affidato ai suoi diversi stati l’arbitrio se utilizzare l’ora legale durante l’intero anno o se preferire l’ora solare. Una decisione assunta a seguito della consultazione pubblica avvenuta nel 2018, quando la stragrande maggioranza dei parlamenti aveva votato contro il cambio d’ora. Gli stati che manterranno l’ora legale cambieranno orario, mentre quelli che hanno preferito l’ora solare cambieranno per l’ultima volta le lancette dell’orologio nell’ottobre 2021.
L’idea del cambio d’ora deriva originariamente da una burla di Benjamin Franklin, pubblicata sul giornale francese “Journal de Paris” (1874); successivamente venne formalizzata dall’inventore dell’ora legale, il biologo George Vernon Hudson (1895). La maggior parte degli stati occidentali adottò poi l’ora legale durante la Prima Guerra Mondiale, alla disperata ricerca di nuovi modi per risparmiare elettricità e carburante. L’Italia giunse all’ora legale solo costretta dalle primi crisi energetiche, con una legge del 1965; in precedenza era stata adottata nel 1916, durante il conflitto mondiale.
[z.s]
