27.10.2021-11.32 – Continua la diatriba tra l’Amministrazione comunale di Udine e l’opposizione sulla durata e la gestione dei cantieri sparsi per la città. Tra le varie problematiche emerse quella di via Cividale ne è un esempio significativo. Le opere edili nella via, che dovrebbe prevedere anche una pista ciclabile, sono ferme da più di un anno a causa del fallimento della ditta appaltatrice. Un importante arteria di collegamento tra la città che, attraversando i paesi limitrofi, la congiunge a Cividale. Questo stato di abbandono dei cantieri sta provocando non pochi disagi agli abitanti. La questione è stata oggetto di un’accesa botta e risposta tra l’assessore ai Lavori Pubblici Loris Michelini ed il Consigliere comunale all’opposizione di Prima Udine Enrico Bertossi.
In un’intervista rilasciata ieri a Udinese Tv, Bertossi ha esteso il quadro dei disagi provocati anche ad altri cantieri e a disservizi cittadini. Secondo quanto riportato dal consigliere comunale, il problema del cantiere già di per sé stesso reca disagio agli abitanti e alle attività commerciali, ma ancor di più quando è accompagnato da continui annunci non rispettati di inizio e fine lavori.
“Il problema più grosso di Michelini – commenta Bertossi -, oltre a non saper fare l’assessore, è che continua ad annunciare la ripresa e la fine di lavori, dando date precise che poi non si avverano mai. Abbiamo avuto l’esempio di via Mercato Vecchio dove ogni mese si spostava in là la data di fine lavori e siamo arrivati praticamente a un anno e mezzo di ritardo. Ancor più grave è la situazione di via Cividale dove da un anno il cantiere è fermo, con evidenti pericoli visibili da tutti quelli che passano, e Michelini ha annunciato quasi tre settimane fa che dopo una settimana sarebbero ripresi i lavori con tanto di fotografie in pompa magna. A oggi il cantiere ancora non è ancora ripreso”
“Allora mi chiedo – prosegue il Consigliere – perché uno fa degli annunci e non risponde rispetto agli annunci fatti. Queste sono cose inconcepibili, in più si permette di fare il maleducato e di insultare chi come me fa il Consigliere comunale e quindi ha tutto il diritto di incalzarlo su queste cose. È un comportamento inaccettabile. Se non è in grado di fare l’assessore che se ne vada a casa. I lavori si devono fare con un criterio ed una tabella di marcia molto precisa e rigorosa, e soprattutto bisogna avere rispetto dei cittadini che ne subiscono i disagi. Oggi siamo in Piazza XX Settembre e la città è bloccata perché stanno già montando le luci di Natale. La mattina porto i figli a scuola a Città Studi e la strada è bloccata dai camioncini della ditta dei rifiuti che raccoglie i cassonetti durante l’orario d’arrivo delle corriere e die genitori che portano i figli, lavoro che si potrebbe benissimo fare alle 6 di mattina. L’idea che si ha è che la situazione sia fuori controllo”
[l.f]