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sabato, 19 Aprile 2025

Effetto Green pass e il caso Trieste: più contagi? Emergono i positivi asintomatici

26.10.2021 – 09.00 – Lo spartiacque è rappresentato dal 15 ottobre 2021, data dell’obbligo di possedere il Green pass per poter andare al lavoro, condizione che rimarrà in vigore fino al 31 dicembre. Chi non può o non vuole vaccinarsi deve fare il tampone: quello molecolare avrà una durata di 72 ore, gli altri di 48 ore.
Le resistenze al Green pass stanno sortendo un risultato inatteso e per certi aspetti sorprendente: l’effettuazione dei tamponi di massa, non più solo collegati alla ricerca dei casi secondari, scelti come soluzione da coloro che non vogliono vaccinarsi e che devono andare al lavoro, sta facendo emergere i soggetti positivi e asintomatici al Coronavirus, che altrimenti non sarebbero stati individuati. Queste rilevazioni spontanee vanno quindi a misurare la diffusione del virus nella popolazione non vaccinata, e contribuiranno ad interrompere la catena dei contagi; e quindi hanno una funzione epidemiologicamente positiva.

Questo fatto probabilmente è alla base del forte incremento di casi positivi a Trieste. È di questi giorni, infatti, il dato dell’ISS che rileva una incidenza di 125 casi su 100mila abitanti nella nostra provincia, contro i circa 30 casi su 100mila che risultano a livello nazionale. A ciò si aggiunge anche che Trieste, per quanto riguarda la vaccinazione anti Covid, si trova all’ultimo posto nella nostra regione che, a sua volta, si trova nelle retrovie nazionali. A queste due cause si aggiunge, inoltre, il fatto che i triestini più anziani, che rappresentano una quota rilevante della popolazione, si sono vaccinati ormai diversi mesi fa e gli anticorpi presenti stanno calando, diminuendo la capacità protettiva. Per quanto riguarda il possibile impatto epidemiologico delle manifestazioni popolari anti green pass, bisognerà attendere qualche giorno per completare i tempi di incubazione del virus.

Fulvio Zorzut

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