18.10.2021 – 11.53 – Eseguiti la scorsa settimana, giovedì 14 ottobre, i primi interventi robotici in chirurgia generale a Gorizia, si tratta di due colecistectomie; la settimana precedente, invece, ad aprire la strada era stata l’Urologia con la prima prostatectomia robotica.
Come funziona? Gli interventi prevedono che il chirurgo operatore stia ad una consolle adiacente al malato, mentre l’assistente sta al tavolo operatorio assieme agli infermieri ed all’anestesista. Il robot è dotato di quattro braccia attraverso le quali si inseriscono gli strumenti, il chirurgo operatore dalla consolle muove con dei movimenti delle mani gli strumenti chirurgici. La consolle consente al chirurgo di aver una visione 3D magnificata e quindi di eseguire gesti chirurgici estremamente precisi.
La chirurgia robotica non può tuttavia essere applicata in tutti gli interventi, ma solo in alcuni campi specifici, come nel caso dell’urologia, o ancora la chirurgia generale e la ginecologia. I suoi vantaggi sono molteplici: dalla possibilità di muovere gli strumenti con semplici movimenti del polso, all’aumento della precisione degli atti chirurgici, la visualizzazione in 3D ad alta definizione, la magnificazione delle immagini e, non ultimo, il maggior confort del chirurgo che lavora seduto ad una consolle.
“Si tratta di un percorso lungo e al momento siamo solo all’inizio”, commenta il professor Alessandro Balani, Direttore del Dipartimento Chirurgico di Gorizia e Monfalcone. “Abbiamo scelto di incominciare con patologie di larga diffusione quali la calcolosi della colecisti, ma l’obiettivo è quello di spostare il raggio d’azione verso una chirurgia più complessa, dove il robot trova la sua applicazione ideale. Mi riferisco alla chirurgia oncologia dell’apparato digerente, alle patologie della parete addominale, alla chirurgia dell’obesità, visto che siamo Centro di Riferimento Nazionale, e alla Senologia, altra nostra punta di diamante. Ci tengo a rimarcare che per il successo di questo progetto è necessario che ci sia un equipe solida e motivata. Non ci sono solo i Chirughi (attualmente abbiamo cominciato in tre, oltre a me la Dott.ssa Laura D’Ambrosi ed il Dott. Damiano Pennisi), ma anche gli Infermieri e gli Anestesisti. Il loro ruolo è fondamentale per raggiungere i nostri obiettivi e a tale proposito, devo dire con orgoglio, che noi siamo proprio fortunati perché hanno incominciato questa avventura mettendoci a disposizione non solo la loro professionalità indiscussa, ma anche un entusiasmo che da tempo non si vedeva da queste parti”.
“La tecnologia va avanti” ribadisce il Prof. Balani, “e gli ospedali di Gorizia e Monfalcone sono all’avanguardia essendo dotati di strumentazioni assolutamente in linea con il progresso tecnologico, l’arrivo del robot non è che la ciliegina sulla torta, i cittadini dell’Isontino, quindi, possono dormire sonni tranquilli, noi non ci fermeremo mai”.
n.n