02.10.2021 – 09.30 – Ogni fotogramma un quadro: l’esagerazione, quando ci si riferisce al magister della cinematografia Stanley Kubrick, è semplice realtà oggettiva. I film dell’autore, da “Shining” (1980), ad “Arancia Meccanica” (172), a “Barry Lyndon” (1976), si caratterizzano per la perfezione delle inquadrature. Ogni istante è un quadro, anzi: una fotografia, uno scatto. Proprio quest’inedito Kubrick fotoreporter sarà il protagonista della prossima mostra presso il Magazzino delle Idee, organizzata dall’Ente regionale per il patrimonio culturale. L’ambizioso obiettivo è di svelare i primi scatti di Kubrick quand’era un adolescente, alla ricerca di quelle intuizioni che lo trasformeranno in un padrone assoluto della tecnica cinematografica. La mostra è da oggi aperta al pubblico, fino al 30 gennaio 2022, e conta 130 fotografie e quaranta numeri Look, in cui compaiono molte delle immagini scattate dal giovane artista. Non a caso l’esposizione ha come titolo “Attraverso uno sguardo diverso. Stanley Kubrick fotografo”.
Organizzata da Erpac in collaborazione con il Museo della Città di New York e l’Archivio Stanley Kubrick, a cura di Sean Corcoran e Donald Albrecht, la mostra è stata presentata dal direttore generale di Erpac e dal direttore del Servizio catalogazione, promozione, valorizzazione e sviluppo del territorio nonché curatore dell’allestimento al Magazzino delle Idee.
Kubrick a soli 17 anni venne assunto da Look Magazine, una fra le più importanti riviste americane per la quale documentò, tra il 1945 e il 1950, i diversi aspetti della società newyorchese, manifestando una notevole capacità narrativa.
Il (non ancora) regista, attraverso i suoi scatti, spesso organizzati in sequenze narrative, racconta i diversi aspetti di una società in rapida evoluzione, le sue contraddizioni, l’evoluzione dei rapporti fra le persone, i protagonisti del mondo dello spettacolo nei suoi diversi aspetti, dalla boxe, alla nascente televisione. Il primo scatto pubblicato da Look è datato 26 giugno 1945. Si tratta del ritratto di un edicolante affranto per la morte di Roosevelt. Un’immagine che affascinò a tal punto gli editors di Look da indurre la rivista ad offrire al fotografo dilettante la possibilità di entrare nello staff come fotoreporter. Oltre alle immagini scattate nei vicoli di New York, così come nei luoghi dell’alta società, nei night club e negli stadi, negli studi televisivi e radiofonici, in mostra si possono ammirare i servizi fotografici dedicati a una serie personalità del mondo del cinema, dello sport, della cultura.
A rendere particolarmente interessante la mostra al Magazzino delle Idee, è la presenza, accanto alle fotografie sviluppate in grande formato, dei numeri di Look in cui le immagini apparvero per la prima volta. È così possibile cogliere il contesto giornalistico per cui furono concepite e metterle in relazione agli articoli o ai testi che le accompagnarono. L’esposizione non si limita tuttavia a proporre il materiale edito da Look. Molti degli scatti di Kubrick non trovarono spazio nelle pagine della rivista, per lo stile eccentrico, per il carattere anticonvenzionale per i tempi o rispetto alla linea editoriale del giornale.
[z.s.]