29.09.2021 – 07.30 – L’alleanza istituzionale, con il coinvolgimento dei territori e distante da opportunismi politici, quale elemento fondamentale per affrontare l’importante sfida derivante dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Questo il concetto espresso dal presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, nel corso del suo intervento alla Premiazione dell’economia e dello sviluppo del territorio della Camera di commercio di Udine (ora entrata nel patrimonio condiviso della Cciaa Pn-Ud).
Una sfida del Paese interno, ha sottolineato il governatore, e per la quale si rende quindi necessaria “prima di tutto una forte alleanza istituzionale. E su questo, come abbiamo avuto modo di dire più volte, spero che il Governo, a differenza di quanto successo in passato, coinvolga molto i territori” ha ribadito. “Non può essere in questo caso una lotta di opportunismi politici e partitici”, “dobbiamo tutti remare nella stessa direzione: sapere chi fa cosa, quando la si fa, e qual è il progetto; perché su certe cose, lo dico con chiarezza, su certi ministeri a me sono ancora misteriosi i progetti da realizzare”.
In particolare, soffermandosi proprio sul coinvolgimento dei territori, Fedriga ha auspicato che non si arrivi al “gioco del cerino”: “se sono le stesse realtà, che poi quei progetti devono realizzarli, a non sapere dove si arriva, non vorrei che ci trovassimo nel 2025 e che qualcuno raccontasse ai comuni e alle regioni di doverlo fare in un anno, perché è chiaramente e tecnicamente impossibile”.
Infine, il presidente si è soffermato sul tema della sostenibilità ribadendo – come già fatto in occasione dell’inaugurazione di Trieste Next – come questa non possa essere solo ambientale ma anche economica e sociale. “Buona parte del Pnrr è incentrato sulla sostenibilità e sull’economia green però, lo voglio dire con forza, la sostenibilità non è solo ambiente, ci deve essere anche una sostenibilità economica e sociale, altrimenti sarà un fallimento”.
“O utilizziamo il Pnrr per portare a casa delle politiche strutturali che tengano insieme tutto questo” ha concluso, o il rischio è quello di trasformare “il Pnrr in propaganda”;”deve essere un momento di slancio non una parentesi nel deserto”.
n.p