28.09.2021 – 11.02 – Le
best practice sviluppate in
Friuli Venezia Giulia nel campo della
disabilità e la possibilità della loro estensione nel resto d’Italia, oltre alla revisione della legge quadro sulla disabilità sono state i temi toccati
a Trieste nel corso dell’incontro tra il presidente
Massimiliano Fedriga, la ministra per le Disabilità
Erika Stefani, il vicepresidente con delega alla Salute
Riccardo Riccardi e l’assessore regionale alle Autonomie locali
Pierpaolo Roberti.
In occasione della visita è stato presentato a Stefani il progetto Pimpa Magica che, proprio grazie ad una testimonial d’eccezione, La Pimpa del fumettista Altan (con la concessione da parte dello stesso autore di alcune opere a fumetti convertite in formati digitali), mira a creare una raccolta di storie audio e video in diversi formati, tramite i quali coinvolgere scuole e famiglie nell’apprendimento della lingua dei segni, dei simboli della comunicazione aumentata alternativa e nella promozione dell’ascolto per i bambini con necessità specifiche, come ciechi, ipovedenti e dislessici. Un’iniziativa, questa, sviluppata dalla Fondazione Onlus radiomagica che gode del supporto della Regione Friuli Venezia Giulia, che prevede sia l’avvicinamento di tutti i bambini alla lettura in modo inclusivo sia un percorso di formazione per gli adulti per diffondere la conoscenza degli strumenti e delle strategie per l’inclusione.
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Il presidente dal canto suo ha evidenziato la forza di questo progetto nonché la volontà di estenderlo a tutto il paese, che non si rivolge solo alle persone con disabilità ma a tutti grazie a un approccio fondato su una comunicazione inclusiva. Un concetto che, secondo il governatore, dovrebbe essere adottato anche nella progettazione architettonica, dato che un ambiente accessibile per una persona con disabilità si rivela fruibile a confortevole per tutti.
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La visita è quindi proseguita, anche assieme al Sindaco di Trieste,
Roberto Dipiazza, al
Centro sociosanitario integrato per la presa in carico delle persone con disturbi dello spettro autistico o altre disabilità intellettive o cognitive, realizzato grazie alla collaborazione tra l’Azienda Sanitaria universitaria Giuliano Isontina, la Regione e il Comune di Trieste, e le strutture sociosanitarie del comprensorio di
San Giovanni. Al termine della visita, oltre ad aver evidenziato l’alta qualità dei servizi offerti dalle strutture triestine, la ministra
ha confermato come le progettualità sviluppate in Friuli Venezia Giulia siano prese come punto di riferimento anche da altre regioni, rimarcando, inoltre, la necessità di favorire la condivisione delle esperienze positive sviluppate nell’ambito della disabilità.
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Gli incontri sono poi proseguiti
a Pordenone, con una prima tappa al
Centro operativo della Fondazione Bambini e Autismo e poi al
Centro Giulio Locatelli gestito dall’Anffas (Associazione nazionale di famiglie di persone con disabilità intellettuale e/o relazionale) dove Stefani ha potuto constatare quanto il terzo settore operante in Friuli Venezia Giulia rappresenti un valore aggiunto enorme all’interno dei servizi erogati alle persone con disabilità e alle loro famiglie, definendo il territorio un esempio virtuoso a livello nazionale.
Come sottolineato da Fedriga nel corso dei due incontri, la ministra ha potuto prendere visione di più di una buona pratica e di nuovi progetti applicati alle innovazioni tecnologiche da poter esportare anche nel resto del Paese.
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Secondo il presidente, alla base della qualità del servizio offerto risiede la capacità di collaborazione tra il settore pubblico, l’associazionismo e il volontariato. Una sinergia che
si è consolidata negli anni e che può essere ulteriormente potenziata coinvolgendo sempre più le famiglie, in un percorso di assistenza e di inclusione che non deve mai lasciarle da sole.
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