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sabato, 19 Aprile 2025

Ciclismo, bis iridato per Alaphilippe sulle strade del Flanders2021

27.09.2021-07.30 – Non si completa con il successo sulle strade di Lovanio il meraviglioso 2021 sportivo italiano: nel percorso fiammingo, dove si è concluso ieri (domenica 26 settembre) il Mondiale di ciclismo su strada 2021 con la disputa della prova in linea degli uomini categoria Elite. A Lovanio, infatti, il migliore degli azzurri è Sonny Colbrelli, che taglia il traguardo in decima posizione, a 1’18” di ritardo dal vincitore, lo splendido Julian Alaphilippe, che bissa così il successo centrato a Imola nel 2020.

Prova maestosa del francese, su un percorso durissimo caratterizzato da ben quarantadue muri (o cotes, ovvero salite di breve lunghezza ma caratterizzate da pendenze abbastanza cattive) sui quali molti corridori devono alzare bandiera bianca lungo il percorso. Il francese, dopo aver iniziato a fare selezione già ai -50, prosegue il suo forcing, rimpolpandolo anzi su ogni salita, mandando in crisi tutti gli avversari che, a turno, si staccano dal campione francese. Compreso il grande favorito della vigilia, quel Wout van Aert che, dopo aver fatto lavorare la sua squadra, il Belgio padrone di casa (compreso quel Remco Evenepoel, accusato nei giorni scorsi da un certo Eddy Merckx di non lavorare per la squadra), non riesce a tenere il passo di LouLou sui muri finali. La beffa ulteriore, per van Aert, è quella di non riuscire a restare nemmeno in corsa per una medaglia. A completare il podio di Lovanio sono il neerlandese Dylan van Baarle, che nella volata per il secondo posto precede il danese Michael Valgren e l’altro belga, Jasper Stuyven, che viene superato solo al fotofinish dal danese per il terzo posto.

Niente medaglia, come si diceva, per l’Italia: il migliore azzurro è il capitano designato Sonny Colbrelli, che al traguardo arriva decimoMa l’Italia non ha corso male, nonostante forse alla vigilia ci si aspettasse (forse troppo ottimisticamente, per la verità) qualcosa di più dagli azzurri. Che però hanno vita dura sin dall’inizio, quando Trentin e Ballerini cadono e, dopo aver provato a restare in gara, devono abbandonare la corsa. Lavorano benissimo, nella prima fase, de Marchi e Moscon, che spendono tanto per andare a ricucire i vari allunghi di Evenepoel e Cosnefroy nelle prime fasi di gara; straordinari anche Nizzolo e Bagioli, che sulla fuga decisiva (quella dalla quale nascerà la vittoria di Alaphilippe) riescono a entrare nel gruppetto insieme a capitan Colbrelli, salvo doversi arrendere all’ennesimo scatto del campione francese ai -20 all’arrivo.
E.R.

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