24.09.2021 – 09.40 – Italia, paese di santi, poeti e navigatori… Ma non di ingegneri. A tale punto è la carenza di personale specializzato, specie di ingegneri esperti nell’industria 4.0, che le aziende italiane stanno assumendo personale russo che ha dimostrato negli anni elevate competenze nell’ambito. Un esodo favorito dai positivi rapporti diplomatico-commerciali tra i due paesi, simboleggiati dalla stessa Trieste, nella quale si sta tenendo il Terzo Seminario Italo-Russo, dal titolo “Italia-Russia: l’arte dell’innovazione“.
Non è la prima volta che il capoluogo giuliano ospita quest’importante appuntamento a metà tra economia, industria e geopolitica.
Proprio in quest’occasione il presidente del gruppo Danieli, Gianpietro Benedetti, ha rimarcato che “Oggi stiamo compensando la mancanza di ingegneri in Italia con un’assunzione spinta di ingegneri russi, che sono particolarmente preparati e naturalmente predisposti per il software e l’intelligenza artificiale”.
Benedetti ha definito addirittura la Russia come “la maggior nazione con la quale stiamo collaborando assieme agli Usa”, ricordando che lì dal 1980 il gruppo ha “fornito gran parte degli impianti innovativi dal valore attuale di 1 miliardo e 600 milioni”.
“Amplieremo soprattutto la parte automazione e software– ha approfondito – Nello stesso tempo stiamo assumendo nelle nostre aziende russe dei giovani ingegneri e tecnici, con l’obiettivo di portarli qui vista la carenza di certe specializzazioni”.
[i.v.]