23.09.2021-10.05 – Mario Draghi, nel suo intervento in video conferenza al Global Covid-19 Summit: Ending the Pandemic and Building Back Better Health Security to Prepare for the next”, ha dichiarato che l’Italia è pronta a donare 45 milioni di dosi di vaccino ai Paesi più poveri. Discorso che ha avuto luogo ieri al margine della 76esima Assemblea generale delle Nazioni Unite, promossa dal presidente americano Joe Biden.
Al Global Health Summit, avvenuto lo scorso 21 maggio a Roma, il Premier aveva annunciato che il nostro Paese avrebbe donato 15 milioni di dosi. Ieri durante il vertice mondiale si è dichiarato lieto di poter triplicare la donazione:
“Al Global Health Summit l’Italia si è impegnata a donare 15 milioni di dosi di vaccino entro fine anno, oggi sono lieto di annunciare che siamo pronti a triplicare il nostro sforzo, donando altri 30 milioni di dosi entro la fine dell’anno ai Paesi più poveri nell’ambito del programma Covax. Noi dobbiamo aumentare la capacità produttiva di vaccini e di strumenti sanitari in tutto il mondo, soprattutto nei Paesi più vulnerabili. Noi sosteniamo il piano dell’Unione Europea di donare un miliardo di euro per sviluppare la capacità manifatturiera in Africa e promuovere il trasferimento di tecnologie. Noi accogliamo anche l’agenda Usa-UE per favorire i nostri comuni sforzi per una vaccinazione globale”.
Il premier italiano si è anche impegnato per l’istituzione di un Tavolo Finanziario Sanitario Globale che abbia anche il compito di favorire la cooperazione tra il G20, la collaborazione Mondiale della Sanità, la Banca Mondiale e le altre organizzazioni internazionali.
Stessa posizione del nostro Premier è quella del Presidente degli Stati Uniti che, durante il Vertice virtuale sul Covid, ha lanciato un appello ai 30 Leader mondiali presenti:
“Siamo di fronte ad una strategia globale, per questo dobbiamo fare di più per sconfiggere questa pandemia e lo dobbiamo fare accelerando sul fronte dei vaccini”, ha dichiarato Biden aggiungendo che gli USA doneranno 500 milioni di dosi ai Paesi più vulnerabili. Inoltre, Washington afferma di essere pronta a stanziare altri 370 milioni di dollari al fine di favorire una distribuzione dei vaccini più capillare nelle aree più remote e disagiate.
[l.f]