20.09.2021-07.30 – Straordinario Filippo Ganna. Non ci sono davvero parole per definire il cronoman azzurro, capace sul tracciato di Brugge di andare a bissare il successo mondiale a cronometro dell’anno scorso, quando aveva vinto a Imola il suo primo titolo iridato (dopo essere arrivato terzo nel 2019). Vittoria all’ultimo respiro, quello della Locomotiva azzurra, che solo negli ultimi metri riesce a superare il tempo del padrone di casa – e alla vigilia, insieme al connazionale Remco Evenepoel e allo stesso SuperPippo azzurro, grande favorito – Wout Van Aert, beffato dall’italiano soltanto per pochi secondi.
Come nel 2020 a Imola, dunque, Ganna batte il belga, che deve accontentarsi del secondo posto sul tracciato di casa battendo e precedendo sul podio il reuccio Evenepoel, medaglia di bronzo. Sin dai primi chilometri, comunque, era apparso chiaro che la corsa all’oro fosse una sfida a due: umani, troppo umani, gli altri contendenti, come il fresco campione europeo delle lotte contro il tempo Kung (che a Trento aveva preceduto sul traguardo proprio top Ganna), che a Brugge accusa 1’16” dall’azzurro e finisce fuori dal podio; o Asgreen, che paga oltre 3′ dai primi. Perfino Pogacar, che comunque non era tra i favoriti della vigilia, è sempre stato lontano dai due fortissimi cronomen. Lo stesso Evenepoel, che ha chiuso terzo, ha accusato 44″ di ritardo dall’azzurro e 39″ dal connazionale.
Grande prestazione, come ormai ci ha d’altra parte abituato, per Ganna, che aveva un ritardo di 7″ da van Aert dopo i primi chilometri e che è riuscito a recuperare lo svantaggio e dare paga di 5″ al belga nei 44 chilometri complessivi. Ottima prova anche per Affini e Sobrero (grazie alla vittoria dello scorso anno di Ganna, infatti, l’Italia ha potuto schierare ben tre ciclisti nella prova a cronometro, visto che l’ormai due volte iridato era iscritto di diritto ai partecipanti), con il primo che riesce a entrare nella top ten, con 1’49” di ritardo dal connazionale, davanti al fuoriclasse sloveno Pogacar, decimo a 1’52”.
E.R.