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sabato, 19 Aprile 2025

Covid: On. Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana): In Fvg poca chiarezza sui posti letto terapia intensiva. Nuova denuncia dei rianimatori.

"Nuova interrogazione parlamentare al Governo, rendere noti risultati ispezioni compiute"

08.09.2021-07.30 – “In Friuli-Venezia Giulia per la seconda volta in pochi mesi l’Aaroi Emac Fvg, l’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri – Emergenza area critica, denuncia l’inesattezza del calcolo dei posti letto di terapia intensiva attivi e operativi in tutto il Fvg rispetto a quanto dichiarato dall’Amministrazione regionale al Ministero della Salute.

Già nell’aprile scorso avevano denunciato come molti pazienti intubati non venissero calcolati nel computo delle terapie intensive e già allora chiedevo un intervento del governo al fine di verificare se effettivamente in Friuli Venezia Giulia, i pazienti Covid in terapia intensiva fossero maggiori rispetto a quanto dichiarato dalle autorità regionali competenti. Poi un mese fa il Ministero della salute ha inviato gli ispettori ministeriali in regione per verificare se il numero di Terapie intensive presenti negli ospedali di Palmanova e Gorizia corrisponda effettivamente a quello comunicato”

Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni che presenterà una nuova interrogazione parlamentare al governo.

“Vogliamo sapere – prosegue l’esponente dell’opposizione di sinistra – dal ministro della salute se intende rendere noto l’esito dell’attività ispettiva svolta in Friuli Venezia Giulia dagli ispettori ministeriali e quali ulteriori iniziative di competenza intenderà assumere qualora venisse confermato l’errato computo in eccesso delle terapie intensive effettivamente attive e operative in regione così come denunciato dall’Aaroi Emac Fvg.”

“Gli anestesisti – si legge nell’interrogazione – fanno riferimento ai 175 posti letto ‘attivi’ riportati sul sito nazionale Agenas, precisando che “tale numero è assolutamente irreale perché riferito ai posti raggiunti in piena crisi pandemica e poi in gran parte smantellati a fine della terza ondata e di fatto mai più riaperti”; secondo la nota dell’associazione anestesisti e rianimatori ospedalieri i posti attualmente attivi sarebbero circa 80 e non 175. I posti letto di terapia intensiva, come stabilito da normativa vigente e da standard nazionali e internazionali, oltre che possedere chiari requisiti in termini di tecnologia e attrezzatura, devono prevedere la presenza h24 di specialisti di Anestesia e Rianimazione e infermieri con formazione specifica, in numero e rapporto preciso e prestabilito rispetto al numero di pazienti da assistere e trattare. Nessuna deroga può essere fatta a questi principi se non a discapito della qualità delle cure erogate.”

Lo rende noto l’ufficio stampa di SI

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