01.09.2021 – 10.21 – Il fenomeno delle continue chiusure e riaperture verificatosi tra il 2020-21 a causa della concomitante emergenza pandemica ha indebolito il già fragile tessuto occupazionale dei pubblici esercizi: dal bar, al ristorante, al caffè. Un tentativo di risolvere la crisi di occupazione in quest’ambito, combattendo il ricorso al lavoro irregolare e alla corsa al ribasso attuata da molti imprenditori, è stata intrapresa con la firma del nuovo protocollo d’intesa siglato da Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi, e Assosomm, l’Associazione italiana delle Agenzie per il Lavoro.
L’intesa utilizza il Contratto nazionale del Lavoro, sottoscritto da Fipe-Confcommercio e dai sindacati di categoria nel 2018, come base di partenza per assunzioni di personale qualificato e professionale. L’accordo, ancora in via sperimentale, durerà un anno e vedrà un costante dialogo tra le Agenzie per il Lavoro e le declinazioni territoriali di Fipe-Confcommercio.
“I primi mesi dopo la tanto agognata riapertura delle nostre attività – sottolinea il Vice Presidente Vicario di Fipe-Confcommercio, Aldo Cursano – sono stati caratterizzati da un forte depauperamento della forza lavoro nei Pubblici esercizi. Ben 220mila persone assunte a tempo indeterminato e dunque pilastro delle nostre imprese, a fine 2020 hanno preferito cercare altre strade, magari meno soggette al fenomeno dello stop & go con cui bar e ristoranti hanno dovuto convivere negli ultimi 18 mesi. Siamo fiduciosi che questa cooperazione porterà frutti importanti sia a noi che a una nuova generazione di lavoratori”.
“Questa collaborazione si propone di sostenere la ripartenza del settore, di creare una forza lavoro che possa essere adeguatamente formata, in modo gratuito, attraverso i corsi del fondo Forma.Temp”, aggiunge Rosario Rasizza, Presidente Assosomm. “Puntiamo insieme alla legalità: la firma di questo protocollo è una risposta importante e concreta a tutte quelle persone che hanno criticato le forme di assunzioni del settore. Assumere attraverso l’istituto della somministrazione significa infatti offrire le giuste garanzie e tutele per il lavoratore. Ora più che mai che il settore ho.re.ca ha bisogno di essere attrattivo agli occhi dei lavoratori e di puntare sulla talent acquisition, non si può certo prescindere da un’offerta in linea con il mercato del lavoro attuale e connaturata con l’esperienza di ogni professionista”.
[i.v.]