31.08.2021-13.50 – “Chiare fresche e dolci acque” avrebbe sospirato il Petrarca contemplando lo spettacolo naturale che il panorama della Forra del Cellina offre al fortunato visitatore. Ripide rocce che precipitano verticalmente nell’alveo di un torrente dalle acque cristalline che scorre indisturbato nel silenzio assoluto della natura. Considerato uno dei canyon più spettacolari d’Italia di trova all’interno della Riserva naturale gestita dal Parco Naturale Dolomiti Friulane.
La “Forra del Torrente Cellina”, un torrente che ha scavato negli strati calcarei tra Barcis e Montereale, risulta fondamentale per garantire l’esistenza e la salvaguardia di una rete ecologica. Le caratteristiche geomorfologiche e microclimatiche della forra, dovute alle esposizioni variabili dei versanti, condizionano la presenza di peculiarità floristico-vegetazionali di un certo interesse. L’area è caratterizzata da rocce calcaree di età risalente al periodo del Cretaceo superiore e del Paleocene superiore, fatta eccezione per la parte più a Nord, in località denominata Dint, in cui prevalgono rocce arenaceo-marnose di età cretacea inferiore e eocenica inferiore.
Il torrente Cellina, che modella da millenni quest’area, presenta principalmente ghiaie fluviali prive di vegetazione e solo limitatamente situazioni primitive pioniere con il solo Petasites paradox (Farfaraccio niveo).
Le caratteristiche morfologiche della forra, il suo orientamento, la sua posizione geografica a ridosso della pianura friulana, la presenza del corso d’acqua, determinano il formarsi e il coesistere a breve distanza di aree con condizioni microclimatiche e stazionali eterogenee, che consentono la presenza di una diversità di popolazioni di uccelli davvero notevole. Dalla Civetta capogrosso, il Fagiano di monte o il Passero solitario a specie di interesse comunitario come Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus), il Nibbio bruno (Milvus migrans), l’Aquila reale (Aquila chrysaetos) e il Pellegrino (Falco peregrinus).
Esplorare la Riserva Naturale Forra del Cellina è un’occasione unica per immergersi nella natura incontaminata esplorando i diversi itinerari che la attraversano, ed approfondire interessanti tematiche sui fenomeni carsici che da millenni plasmano e formano questo territorio .
Sul Cellina è stato inoltre costruito, a 55 metri di altezza, un ponte tibetano per potersi godere il suggestivo panorama del canyon e delle sue acque color smeraldo, sospesi nel vuoto. Il ponte costruito in acciaio permette di attraversare la forra in tutta sicurezza e con l’attrezzatura necessaria fornita ai visitatori.
(Fonte dati tecnici parcodolomitifriulane.insiel.it )
[l.f]