14 C
Udine
sabato, 19 Aprile 2025

“Il Suono in Mostra: vivere sè stessi attraverso l’ascolto in 7 luoghi rappresentativi della città di Udine

Da venerdì 27 agosto a domenica 5 settembre sarà possibile ascoltare e vivere da vicino suggestive installazioni sonore realizzate appositamente per la rassegna dopo accurate ricerche

30.08-2021-12.27 – Un’edizione concentrata in sette luoghi rappresentativi della città di Udine da poter fruire con una percezione differente, una mostra dove il suono e l’ascolto sono protagonisti essenziali insieme alle architetture della città. Riparte Il Suono in Mostra, rassegna di sound art nata e ospitata nella cittadina friulana per il sesto anno consecutivo grazie all’associazione Continuo – Spazioersetti in collaborazione con il Comune di Udine e altre realtà culturali della città.
Da
venerdì 27 agosto a domenica 5 settembre sarà possibile ascoltare e vivere da vicino suggestive installazioni sonore realizzate appositamente per la rassegna dopo accurate ricerche.
Temi ecologici e sociali, arte, letteratura, l’anniversario della morte di Dante Alighieri tra i temi trattati dalle opere sonore ospitate quest’anno in città.
Il collettivo di artisti italiani
Ground-to-Sea Sound Collective, il duo formato dal
compositore
Luigi Turra e dalla gallerista Belinda Guerriero, il musicista e compositore
statunitense
Alvin Curran, il gruppo svedese Audiorama, il compositore tedesco Richard
Spaeth
e la coppia udinese formata da Antonio Della Marina e Alessandra Zucchi
(anche ideatori della rassegna) hanno progettato e realizzato le opere da ascoltare e vedere in questa edizione.
Anche quest’anno le opere d’arte sono ospitate presso siti e architetture prestigiose del centro cittadino per offrire esperienze originali di ascolto e contemplazione: si va dalla corte di
Palazzo Morpurgo alla Galleria Spazioersetti, dal velario di Palazzo Garzolini di Toppo Wassermann, alla Galleria Tina Modotti – ex Mercato del Pesce, dalla piscina esterna del Palamostre alla salita del Castello al campanile del Duomo, nel quale quest’anno per la prima volta sarà possibile avere il privilegio di accedere.
La rassegna è ad accesso gratuito tranne la piscina Palamostre che richiede il regolare
biglietto di ingresso e la prenotazione. Per chi vuole sostenere il festival è attivo un crowd
funding raggiungibile dal sito ufficiale www.ilsuonoinmostra.it.

La rassegna è in collaborazione con UDINESTATE 2021, Civici Musei di Udine, Il Narratore
audiolibri, ERT FVG – teatroescuola, Museo del Duomo di Udine, Cooperativa Orizzonti e
gode del sostegno del Comune di Udine e della Regione Friuli Venezia Giulia.
Gli enti patrocinatori sono Università degli studi di Udine e ISMAR – Istituto di Scienze Marine, mentre i partner di progetto sono Associazione Topolò Topoluove, Audiorama – Swedish Centre for Spatial Sonorities, Die Datscha e.V. – Stuttgart, Parrocchia di S. Maria Annunziata, Pro Loco Moggese, ISMAR – Istituto di Scienze Marine, Fondazione Cetacea Onlus. Radio Onde Furlane è media partner del progetto.

 

Castello – Pieve di Santa Maria di Castello – albero

dal 27 agosto al 5 settembre, tutti i giorni dalle 10 alle 19

ALVIN CURRAN
The Gong Tree of Life
“Il titolo di questo lavoro è ispirato a una collezione di poesie di Clark Coolidge – Life Forms
Here. Si tratta di un progetto basato su una lunga serie di registrazioni fatte in Myanmar, dove qualche anno fa ho iniziato a registrare i suoni dei gong dei templi buddisti. Ne ho raccolti molti. Alcuni altoparlanti sospesi a diverse altezze sui rami dell’albero di fronte alla chiesa di Santa Maria di Castello riprodurranno i suoni dei gong, con cadenza e intensità varie e casuali.”

ALVIN CURRAN
The Gong Tree of Life. Pieve di Santa Maria di Castello. Photo Credit Lara Carrer
Alvin Curran
Alvin Curran (Providence, 1938) è un musicista e compositore statunitense, residente da molti anni in Italia. Ha fondato, assieme a Frederic Rzewski, Allan Bryant e Richard Teitelbaum il gruppo Musica Elettronica Viva a Roma nel 1966.
Nella sua musica fa spesso uso di elettronica miscelata con suoni recuperati dalla realtà.
Nella sua carriera vanta innumerevoli e illustri collaborazioni. I suoi lavori sono stati ospitati
dalle più importanti istituzioni artistiche mondiali (Alte Oper Frankfurt, Auditorium Parco della Musica, Documenta, Museum of Modern Art, Biennale di Venezia, Whitney Museum, Centre Pompidou per citarne solo alcuni) e includono composizioni da solista, musica da camera e per grande orchestra, per danza e teatro, lavori radiofonici, imponenti opere coreografiche musicali e installazioni sonore. alvincurran.com
Si ringrazia: AngelicA, Festival Internazionale di Musica; Maria Beatrice Bertone

 

Corte e giardino di Palazzo Valvason Morpurgo

dal 27 agosto al 5 settembre, tutti i giorni dalle 10 alle 19

ERIK PETER – HANNA HARTMAN – THOMMY WAHLSTRÖM
Ljudbänken extended: SKISSA LOSS!
installazione per panchina sonora
un progetto di Audiorama
in collaborazione con Spazioersetti
testi letti da Piero Sidoti
Come descrivere l’arte a chi non vede? E come descriverebbe un’opera d’arte una persona
che non ha mai visto, chi non ha sperimentato colori, cambiamenti di luce o prospettive?
L’Associazione Svedese degli Ipovedenti – SRF organizza annualmente una sfida culturale che coinvolge i propri membri e i Giovani con disabilità visiva ai quali viene chiesto di
immaginare e di descrivere un’opera d’arte. Lo scopo è orientare la creazione verso
un’immagine interiore, un’idea di opera d’arte, e non verso la forma concreta e materiale di
un oggetto. L’arte è immaginare.
Il tema della sfida culturale “Skissa Loss!” (Sketch it!) 2020/2021 aveva come tema “libertà”. La giuria, composta tra gli altri dal celebre pittore scandinavo Lars Lerin, ha selezionato tre lavori vincitori, le cui interpretazioni visive sono state musicate da tre compositori. Le tre opere immaginarie sono state create e descritte dalle artiste Astrid Scott, Eva Klang e Cecilia Ramstedt, tutte e tre ipovedenti.
Erik Peters è un compositore e performer che vive a Stoccolma e insegna composizione alla
Royal Academy of Music e alla Gotland School of Composers. La sua musica è stata
pubblicata su etichette come Fylkingen Records, Phono Suecia, Caprice Records e Alice Musik Produktion.
Hanna Hartman è una sound artist, compositrice e performer svedese che vive a Berlino. Ha composto opere per radio, musica elettroacustica, installazioni sonore e numerosi spettacoli in tutto il mondo, vincendo tra gli altri il Prix Europa, il Karl-Sczuka-Prize, il Premio Rosenberg e il Premio Phonurgia Nova.
Thommy Wahlström è un compositore e musicista svedese diplomato alla Gotland School of Composers e al Royal College of Music di Stoccolma.
Ljudbänken è una panchina sonora ideata dal centro di produzione svedese Audiorama.
Dal 2017 al 2020 è stata collocata in vari luoghi significativi di Stoccolma e l’intero archivio
di opere sonore scritte per la Ljudbänken è stato incluso nell’Arctic Digital World Archive alle isole Svalbard come appartenente al patrimonio culturale mondiale. La versione esposta a Udine è curata in esclusiva da Spazioersetti – www.audiorama.se/ljudbanken

 

Campanile del DUOMO – Piazzetta Beato Bertrando di San Genes

dal 27 agosto al 5 settembre, aperto dal giovedì alla domenica dalle 16 alle 18
chiuso il lunedì, martedì e mercoledì

ANTONIO DELLA MARINA e ALESSANDRA ZUCCHI
Delle stellate rote
Installazione sonora e luminosa dedicata alla numerologia dantesca e al concetto filosofico della armonia delle sfere. L’armonia delle sfere è una teoria di origini antichissime la cui influenza è significativa lungo tutta la storia del pensiero medievale e trova ampio spazio nella poetica dantesca. Viene citata nella Divina Commedia nella cantica del Paradiso. La musica delle “stellate rote” o delle “rote magne” si fonda sui rapporti che vincolano armonia e matematica. Alla base di questa visione l’universo è inteso come un immenso apparato di proporzioni numeriche, in cui i moti dei corpi celesti producono un tipo di musica non percepibile dall’udito umano ma che può (e deve) essere colta con un atto intellettivo. Attraverso la sua comprensione l’uomo può accedere a segreti che regolano la struttura ordinata dell’universo.

ANTONIO DELLA MARINA e ALESSANDRA ZUCCHI
Delle stellate rote. Battistero del Duomo di Udine. Photo Credit Lara Carrer

«Le origini della scala musicale e delle consonanze tra le note vanno cercate nelle proporzioni numeriche semplici. Lo stesso si può dire di molte architetture. Noi da sempre, nelle nostre installazioni, lavoriamo con la simmetria e la proporzione, sia a livello visivo che a livello sonoro. L’interno del campanile del Duomo, con le sue dimensioni monumentali, è il luogo perfetto per una installazione dedicata a Dante, anche perché per raggiungerlo si deve ascendere tramite una scala a chiocciola protesa verso l’alto, piuttosto faticosa e stretta. Lassù abbiamo creato un alveo di luce e di materia sonora in un connubio di forma e sviluppo. Abbiamo utilizzato i numeri ricorrenti nella Divina Commedia per generare l’accordatura della scultura sonora e la sua forma; la luce per sottolineare la potenza delle forme architettoniche del campanile e creare una metafora della volta celeste.
Armonia, luce e matematica esposti nella versione più pura e semplice, nel linguaggio che è nostro contemporaneo.» (A.D.M. e A.Z.)
Compagni nella vita e nell’arte, Della Marina e Zucchi utilizzano i linguaggi del suono e
dell’architettura per dare vita ad ambienti scenici in cui il pubblico è immerso. Hanno esposto le loro opere in gallerie e festival internazionali tra cui Angelica Festival a Bologna, Neue Musik a Vienna, la Quadriennale di Praga, Electro Media Works ad Atene, Logos Foundation a Gand, Pixxelpoint a Nova Gorica, Lydgalleriet a Bergen e nel leggendario loft di Phill Niblock a New York. [ www.spazioersetti.it ]
Si ringrazia: Maria Beatrice Bertone

Attenzione: L’accesso non è adatto a persone con problemi nella deambulazione, a soggetti affetti da cardiopatie o claustrofobici. In ottemperanza alle normative vigenti in materia di prevenzione da contagio da Covid-19, l’accesso alla sala sarà consentito esclusivamente ai soggetti muniti green pass e ad un massimo di 5 persone per volta. Verranno registrati gli accessi per il tracciamento e i dati conservati per 14 giorni dopo la fine della rassegna.

 

Galleria Tina Modotti ex mercato del pesce

dal 27 agosto al 5 settembre, aperto giovedì venerdì sabato e domenica dalle 17 alle 20
Chiuso il lunedì, martedì e mercoledì

GROUND-TO-SEA SOUND COLLECTIVE
Different Waves
Fabio Mina: flauti, sintetizzatori, effetti.
Emiliano Battistini: chitarra elettrica, elettronica.
Suoni raccolti nell’alto Adriatico nell’ambito del progetto “Soundscape”
Un’immersione sonora tra le onde e sotto le onde. Un’esplorazione in apnea tra le sfumature del contrastante rapporto tra l’uomo e le altre forme di vita che abitano il mare.

GROUND-TO-SEA SOUND COLLECTIVE. Different Waves. Galleria Tina Modotti ex mercato del pesce. Photo Credit Lara Carrer

I suoni subacquei del Nord Adriatico, registrati per scopi scientifici nell’ambito del Progetto
Europeo “Soundscape”, sono stati utilizzati per questa composizione dedicata all’interazione
tra i linguaggi degli abitanti marini nel loro habitat con i rumori prodotti dall’uomo.
Different Waves è un invito al rispetto alla meraviglia del paesaggio sonoro acquatico e alla
sensibilizzazione per le sfide ecologiche che oggi tutti dobbiamo e possiamo affrontare.
Ground-to-Sea Sound Collective è stato fondato a Rimini nel 2013 dal musicista Fabio Mina,
dal musicista-ricercatore Emiliano Battistini e dal videomaker-musicista Luca Mina, col supporto di GA/ER (Giovani Artisti Emilia Romagna). Il collettivo ha una poetica marcatamente sitespecific, i loro concerti sono concepiti a partire dall’esplorazione delle caratteristiche sonore ed acustiche del luogo e dalla raccolta dei suoni del paesaggio che diventano “l’ensemble” con cui interagiscono dal vivo. Allo stesso tempo ogni raccolta di registrazioni effettuate sul campo produce un archivio sonoro che essi utilizzano per installazioni, lezioni, conferenze, film, album discografici. – groundtoseasoundcollective.com
Il progetto SOUNDSCAPE è una cooperazione tecnica, scientifica e istituzionale tra Italia e
Croazia per affrontare l’impatto del rumore ambientale sottomarino sulla fauna marina e in
generale sull’ecosistema del nord Adriatico. Obiettivo del progetto è garantire un’efficace
protezione della biodiversità marina e lo sviluppo di un utilizzo sostenibile delle risorse marine e costiere. – www.italy-croatia.eu/web/soundscape

In ottemperanza alle normative vigenti in materia di prevenzione da contagio da Covid-19, l’accesso alla sala sarà consentito esclusivamente ai soggetti muniti green pass e fino a un massimo di 10 persone per volta. Verranno registrati gli accessi per il tracciamento e i dati conservati per 14 giorni dopo la fine della rassegna.

 

Velario di Palazzo Garzolini – di Toppo Wassermann

dal 27 agosto al 5 settembre, aperto dal giovedì alla domenica dalle 15,30 alle 18,30

LUIGI TURRA E BELINDA GUERRIERO
Mélan Hỳdōr
Scultura acustica per tre fiumi
Belinda Guerriero: testi e voce
Luigi Turra: suono
MÉLAN HỲDŌR (dal greco acqua oscura) è un’opera per tre voci e tre testi ispirata alla confluenza dei fiumi Inn, Ilz e Danubio presso la città di Passau in Germania. I tre fiumi provengono da diversi punti cardinali e quando si uniscono nel Danubio, per un lungo tratto è possibile distinguere chiaramente le rispettive strisce d’acqua di colore diverso; si tratta di un fenomeno chimico e fisico dettato dal fatto che nel percorso le loro acque si sono arricchite di sedimenti provenienti da terreni con diverse composizioni.
MÉLAN HỲDŌR è la rappresentazione acustica di questo incontro tra acque e geografie, nella quale parole e suono, voci e lingue si sovrappongono e si riconfigurano in un flusso mutevole.

LUIGI TURRA E BELINDA GUERRIERO
Mélan Hỳdōr. Velario di Palazzo Garzolini – di Toppo Wassermann. Photo Credit Lara Carrer

«L’idea di questi tre elementi che provengono da diverse parti d’Europa, che hanno origini distinte e separate per poi fondersi sia a livello chimico, sia a livello di composizione minerale e quindi cromaticamente è stata il punto di partenza per la creazione di quest’opera.
I testi, ispirati all’acqua, parlano della mescolanza di diverse culture, del disagio dell’abisso,dello scendere in profondità nere e gelide e tornare a galla, del lasciarsi andare, c’è un aspetto poetico legato al concetto di acqua come vita. Il suono, il testo e la voce si adattano allo spazio architettonico così come i fiumi si adattano alle pietre e ai detriti minerali in una trasformazione che non ha tempo.» (L.T. / B.G.)
Luigi Turra è un compositore elettroacustico e sound artist. Ha pubblicato per le etichette Non Visual Objects (AT), and / OAR (US), Room40 (AU), LINE (US), Dragon’s Eye Recordings (US), Trente Oiseaux (DE) e 901 Editions (IT). Le sue installazioni sonore sono state presentate in Germania, Spagna, Finlandia, Stati Uniti, Giappone e Italia. – luigiturra.com
Belinda Guerriero vive e lavora a Thiene (VI) dove dal 1992 gestisce la galleria d’arte, antiquariato e design ARTEMISIA. Dal 2000 si occupa della realizzazione di progetti culturali legati all’arte e al design, prediligendo mostre e simposi che collegano realtà locali con strutture internazionali.
Dal 2000 al 2010 ha collaborato con il Dr. Aldemar Schiffkorn, direttore dell’Ufficio per le relazioni culturali della Regione dell’Alta Austria di Linz (Büro für kulturelle Auslandsbeziehungen des Landes Oberösterreich). – artemisiagalleria.it
In ottemperanza alle normative vigenti in materia di prevenzione da contagio da Covid-19, l’accesso alla sala sarà consentito esclusivamente ai soggetti muniti green pass. Verranno registrati gli accessi per il tracciamento e i dati conservati per 14 giorni dopo la fine della rassegna.

 

Galleria Spazioersetti

dal 27 agosto al 5 settembre, aperto giovedì venerdì sabato e domenica dalle 17 alle 20

RICHARD SPAETH
Recurring
Nella serie armonica, ovvero nella serie dei multipli naturali di una vibrazione, la nota originaria compare ad ottave successive con ricorrenza matematica, e ad ogni ciclo suddivide l’ottava musicale in parti più piccole, rivelando le infinite microtonalità che la compongono. In quest’opera di Richard Spaeth, la nota fondamentale e le frequenze della sua serie armonica si dispiegano e si contraggono nel corso della giornata. La serie con i suoi armonici si sviluppa e si combina in varie forme intervallando e mescolando gli elementi secondo una progressione legata allo scorrere del tempo.
Richard Spaeth ha esplorato i concetti di trasformazione e ricorrenza nei rapporti armonici in numerosi lavori e installazioni realizzate negli anni 80 e 90 presso l’Università di Stoccarda. Nel 1996 ha conosciuto La Monte Young, del cui lavoro si è occupato in maniera
approfondita. Insieme a sua moglie Birgit, ha sostenuto per molti anni la fondazione “SoundLight-Space” a Polling. Nel 2006 Richard e Birgit Spaeth hanno costruito “Die Datscha” nella Foresta Nera, una casa per la musica in cui i musicisti possono incontrarsi per scambiare idee sulla just intonation e le microtonalità. Richard Spaeth è stato direttore e fondatore di numerosi ensemble di musica microtonale.

In ottemperanza alle normative vigenti in materia di prevenzione da contagio da Covid-19, l’accesso alla sala sarà consentito esclusivamente ai soggetti muniti green pass e ad un massimo di 5 persone per volta. Verranno registrati gli accessi per il tracciamento e i dati conservati per 14 giorni dopo la fine della rassegna.

 

 

 

 

Ultime notizie

Dello stesso autore