28.08.2021-12.44 – L’ospedale di Udine si sta riempiendo di pazienti Covid non vaccinati, facendo aumentare la pressione sia nelle aree mediche, sia nelle terapie intensive. Si palesa la prospettiva che servano nuovi posti letto. Ad esprimere forti preoccupazioni, per l’alta percentuale dei non vaccinati che sta contraendo il virus, è il direttore della Clinica Malattie Infettive Carlo Tascini, il quale ha dichiarato che la situazione è ancora ancora sotto controllo ma sta iniziando a diventare complessa. I 19 posti letto allocati per i pazienti Covid nella Clinica con l’arrivo, nella scorsa notte di 18 pazienti, sono stati occupati. Situazione che sta iniziando a manifestare la necessità di attrezzare altri reparti. L’ospedale si sta riempiendo di nuovo di contagiati, di cui il 90% non è immunizzato ed appartiene ad una fascia di età relativamente giovane. In questo momento ci sono persone gravi al di sotto dei quarant’anni in terapia intensiva e intubati. Ci sono anche situazioni gravi di polmoniti da Covid di persone vaccinate, ma o sono molto anziane o si tratta di pazienti fragili con patologie ematologiche che hanno una risposta immunitaria molto bassa.
Tascini ha notato che la maggior parte dei non vaccinati più che contrari sono molto confusi e, soprattutto, quelli in terapia intensiva si pentono di non averlo fatto. Quello di cui bisogna prendere coscienza, spiega il direttore, è che gli effetti benefici del vaccino sono maggiori di quegli avversi, perché aiuta a prevenite non solo la polmonite ma anche possibili trombosi, infarti e ictus. Come esempio ha ricordato che il vaccino per la polio che ha debellato la malattia, non blocca l’infezione, ma solo le sue manifestazioni neurologiche; quindi, tutti abbiamo nell’intestino il virus della polio ma essendo vaccinati siamo protetti.
(Fonte Telefriuli)
[l.f]