26.08.2021-10.58 – La scrittrice palestinese, vincitrice del Premio Nonino Risit d’Aur nel 2014, presenterà il suo ultimo libro edito da Mondadori “Storia di un abito inglese e di una mucca ebrea“, struggente storia d’amore e di denuncia del dramma della guerra tra palestinesi ed ebrei ambientata tra il 1947 e il 1948. Nel libro si segue la storia, vera, di due ragazzini innamorati (Subhi e Shams) nella Giaffa degli anni Quaranta e poi, nel 1948, la nakba (la catastrofe, in arabo) che trasforma migliaia di palestinesi in rifugiati.
La conversazione con Suad Amiry, moderata dalla scrittrice Elena Commessatti e organizzata dalla Fondazione Aquileia in collaborazione con il Comune di Aquileia, sarà introdotta dalla lettura scenica di alcuni brani del libro a cura di Cinzia Biondi e dalle note di Taisir Hasbun al liuto e flauto orientale (oud e nay).
«Abbiamo pensato a questo evento in abbinamento alla mostra “Da Aquileia a Betlemme: un mosaico di fede e bellezza”che prosegue a Palazzo Meizlik fino al 30 settembre – spiega Emanuele Zorino, sindaco di Aquileia e presidente della Fondazione Aquileia – per sottolineare ancora una volta la vocazione di Aquileia come luogo dialogo tra culture e luogo privilegiato di incontro con il Mediterraneo e l’Oriente».

Suad Amiry è una scrittrice e un’architetta palestinese, fondatrice del Riwaq Centre for Architectural Conservation a Ramallah, in Palestina, dove risiede dal 1981. Nata a Damasco, ha vissuto tra Amman, Damasco, Beirut e Il Cairo, ha studiato architettura all’American University di Beirut e all’University of Michigan, specializzandosi a Edimburgo. Attualmente si muove tra Ramallah, New York e l’Umbria. Ha all’attivo numerosi studi, pubblicazioni e cataloghi sull’architettura storica palestinese e si scopre scrittrice raccogliendo in un volume i diari che tiene durante l’assedio israeliano al quartier generale di Arafat a Ramallah nel 2001 e 2002. È nota al pubblico internazionale con l’opera Sharon e mia suocera (2003), con la quale ha vinto il premio Viareggio nel 2004 e a cui hanno fatto seguito “Se questa è vita”, “Niente sesso in città” “Murad Murad” “Golda ha dormito qui” e “Damasco”
L’evento è gratuito, si ricorda l’obbligo di GREEN PASS e di prenotazione on-line sul sito della Fondazione Aquileia per accedere all’evento.