23.08.2021-07.30 – La Slovenia ha nuovamente capovolto la decisione assunta una settimana fa, secondo cui il libero transito entro le 12 ore era soggetto alla presentazione o di un tampone negativo, o di un certificato di guarigione o di un attestato di comprovata vaccinazione (in altre parole: all’essere muniti di un Green Pass). A seguito delle già forti code che si erano create al confine sloveno-croato, con ingorghi e disagi per i cittadini di rientro dalle vacanze, Lubiana ha esteso fino al 29 agosto il “libero” passaggio senza certificazione purchè rimanga sotto le 12 ore. La scelta, nel Friuli Venezia Giulia, aveva destato un certo disagio per i cittadini che periodicamente si recano a Capodistria od oltre confine per il pieno, la spesa o l’occasionale cena al ristorante. È evidente d’altronde che si tratti di una manovra volta ad alleggerire la pressione sui turisti sloveni di rientro dalle vacanze, a fronte di un sistema stradale già sovraccarico. Dopo il 29 agosto, l’obbligatorietà di una delle alternative sanitarie (tampone-vaccino-guarigione) tornerà valido per tutti, anche per coloro che sono di passaggio. Il governo nell’occasione ha ribadito che chi non si presenterà senza un valido Green Passo o un certificato riconosciuto, dovrà presentare prove di avere un alloggio in cui trascorrere la quarantena, fissata a dieci giorni.
Rimangono esenti as usual il personale diplomatico, gli addetti ai trasporti e alla logistica, i ragazzi under 15 purché accompagnati da un tutore col Green Pass, i lavoratori transfrontalieri e i proprietari di terre a ridosso su uno dei due lati del confine.
Fonte: STA, Transit passengers need to produce Covid certificate after 29 August
[z.s.]