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domenica, 20 Aprile 2025

Un tocco gelido mette in pericolo la stazione di Halley in Antartide

16.08.2021 – 07.30 – Un iceberg di dimensioni gigantesche è stato fotografato da un satellite questa settimana mentre si avvicinava alle coste dell’Antartide. Si tratta del blocco noto come A74, una massa di ghiaccio che, se avesse urtato la costa con più forza, avrebbe potuto staccare una seconda massa di dimensioni equivalenti. Il fenomeno è stato seguito con vivo interesse da alcuni scienziati britannici, coinvolti poiché il contatto è avvenuto proprio nei pressi della loro base, la stazione di ricerca di Halley.
Ancora incerto il comportamento dei ghiacci nei prossimi giorni, tant’è che il lavoro nell’osservatorio è momentaneamente sospeso.
“Abbiamo monitorato la situazione molto da vicino negli ultimi sei mesi – ha spiegato alla Bbc il dottor Ollie Marsh del British Antarctic Survey – perché l’A74 si è mosso e, complici venti molto forti da est, sembrava essersi innescato un rapido movimento lungo il bordo del Brunt occidentale”. 
Il Brunt è una piattaforma di ghiaccio situata tra Dawson-Lambton e la lingua glaciale Stancomb-Wills; una amalgama di ghiaccio, che è defluita dalla terraferma e ora galleggia in mare lungo la costa della Terra di Coats, in Antartide. Il ghiaccio è ancorato al terreno grazie ad un sottile collegamento; al centro vi è Chasm 1, una crepa che si è aperta negli ultimi anni nel settore estremo occidentale della piattaforma, ossia un’area di circa 1.700 chilometri quadrati che sta per staccarsi. Proprio per questo gli scienziati si aspettavano che l’urto con l’A74 avrebbe liberato i ghiacci del Chasm 1.
Il British Antarctic Survey dispone di sensori GPS posizionati sulla piattaforma di ghiaccio e sull’A74, che rimandano il segnale al quartier generale di Cambridge, rilevando eventuali movimenti improvvisi dei ghiacci. Il contatto avvenuto questa settimana, pur avendo provocato una rotazione del Brunt, non è stato sufficiente a spezzare i due chilometri di ghiaccio sulla punta della Chasm 1, che mantiene in posizione la piattaforma occidentale. 
“C’è stato un urto – ha detto il dottor Marsh – che ha avuto un effetto sul Brunt, ma non così determinante da causare un distacco dei ghiacci. Ai fini di studio sarebbe utile se il Brunt potesse rompersi presto. Ciò porrebbe fine all’incertezza che circonda l’operatività della base di Halley, che si trova in cima al settore orientale della piattaforma galleggiante”.
La stazione è a poco meno di venti chilometri da Chasm 1 e gli scienziati non ritengono per ora sarà disturbata da un grande distacco, ma devono essere sicuri prima di consentire nuovamente le operazioni per tutto l’anno.
Attualmente, Halley viene chiusa ogni inverno per precauzione, perché se dovesse esserci il distacco sarebbe molto difficile e rischioso cercare di evacuare il personale in un periodo dell’anno in cui il tempo metereologico può essere inclemente e l’oscurità continua.

 

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