12.08.2021-08.30 – Con la fine dei Giochi della XXXII Olimpiade, conclusisi domenica 8 agosto con la cerimonia di chiusura e lo spegnimento della fiaccola olimpica, che dà appuntamento al 2024, quando il villaggio a Cinque Cerchi sarà ospitato dalla Ville Lumiere, ai piedi della Tour Eiffel a Parigi, si è praticamente chiusa l’estate sportiva italiana, visto anche che l’inizio della stagione 2021/2022 dei diversi sport è ormai alle porte.
Aperta dal Campionato Europeo di calcio, l’estate dello sport si è rivelata ricca di soddisfazioni per l’Italia, che attraverso le imprese degli sportivi ha potuto quantomeno distrarsi da un sacco di problemi che al di fuori del mondo sportivo attanagliano il nostro bel Paese. Poi, attraverso la vittorie delle ragazze del softball nell’Europeo disputato in Friuli Venezia Giulia e l’impresa di Berrettini, giunto in finale (poi persa contro il marziano Djokovic) a Wimbledon nello stesso giorno in cui gli Azzurri di Mancini si apprestavano a disputare la finale di Wembley contro gli inglesi, fino al sogno olimpico vissuto battendo un record dopo l’altro, la caldissima estate degli italiani ha avuto un po’ di refrigerio attraverso le imprese dei campioni tricolori.
In ordine cronologico, la prima straordinaria vittoria italiana in questa estate 2021 è stata quella ottenuta a Castions di Strada lo scorso 3 luglio quando le ragazze italiane del softball coronavano un Europeo straordinario battendo in una difficile e combattuta finale le temibili avversarie dei Paesi Bassi, sedendosi per la dodicesima volta sul trono d’Europa.
Nel mentre, a Wimbledon Berrettini otteneva un successo dopo l’altro, proiettandosi in finale in uno dei tornei più prestigiosi della storia del tennis, venendo infine battuto da un Djokovic che non aveva comunque avuto vita facile. Nessun altro italiano aveva mai raggiunto l’ultimo atto a Wimbledon e, in generale, in uno dei tornei del Grande Slam, l’ultimo ad arrivare fino a quel punto era stato il grandissimo Adriano Panatta, ben quarantasei anni fa.
Se Berrettini aveva dovuto capitolare in Inghilterra contro il fuoriclasse serbo, anche l’Italia del pallone non ha certo vinto in carrozza contro la nazionale albionica. Nella stessa sera della finale Wimbledon, infatti, sempre in Inghilterra – nell’iconico stadio di Wembley – l’Italia del football affrontava nella finale di EURO2020 chi il football lo aveva inventato, senza perdere occasione di ricordarlo dimostrando tutta la propria alterigia: gli inglesi. Una finale tiratissima (come d’altra parte per l’Italia erano state tutte le partite della fase a eliminazione diretta, con la vittoria ai supplementari contro la Svizzera e quella ai rigori, in semifinale, contro la Spagna), risolta soltanto dal dischetto, grazie alla parata sull’ultimo rigore inglese di un Gigio Donnarumma distratto (interrogato sulla sua mancata esultanza alla parata del rigore, Gigio affermerà di non essersi reso conto che fosse l’ultimo). Una vittoria, quella dell’Europeo, che all’Italia pallonara mancava addirittura dal 1968 e che porta la firma di uno straordinario Roberto Mancini, capace di plasmare una formazione senza prime donne ma con tantissimi gregari, capaci di sacrificarsi l’uno per l’altro e di essere sempre squadra in ogni momento. Tutti i membri della spedizione azzurra erano stati insigniti, qualche giorno dopo, delle onorificenze Ordine al Merito.
Infine, tra il 23 luglio (data della cerimonia di apertura di Tokyo2020, anche se in realtà i Giochi erano iniziati il 21 luglio con le prime partite di softball e di calcio) e l’8 agosto, le Olimpiadi, l’evento che per antonomasia è l’esaltazione dello sport. Edizione speciale, questa: per la prima volta i Giochi si svolgono in un anno dispari, dopo che per la prima volta erano stati rinviati. Per l’Italia, è record già prima di iniziare, visto che a Tokyo la delegazione italiana conta 384 partecipanti, numero mai raggiunto dagli azzurri nelle precedenti edizioni dei Giochi. E poi, a Tokyo, le medaglie: tanti bronzi, molti argenti poi – dopo qualche giorno senza ori – la pioggia di medaglie bionde grazie soprattutto all’atletica leggera (capace di regalare all’Italia 5 medaglie d’oro, come non era mai successo in precedenti edizioni delle Olimpiadi), sport che è forse il simbolo dello spirito olimpico (pur senza dimenticare il ciclismo su pista, vela, canottaggio, taekwondo e karate, le altre discipline in cui gli azzurri hanno vinto un oro). In totale, per l’Italia, saranno 40 medaglie: battuti i record di Roma, nel 1960, e ancor prima di Los Angeles, nel 1932.
L’Olimpiade di Tokyo, per l’Italia, rimarrà quindi nella storia, per tutte le emozioni che è stata in grado di donarci durante le imprese dei Tamberi, degli Jacobs, delle Pellegrini e delle Ferrari, di tutti i 384 azzurri partecipanti. Ed è stata speciale anche perché ha coronato, nel modo più bello possibile, un’estate stupenda per lo sport italiano. Che, certo, non risolverà con essa tutti i suoi problemi né – tantomeno – quelli dell’intero sistema-Paese. Ma che, grazie alle imprese sul campo, ha saputo regalare un messaggio di speranza, un messaggio profondissimo: tutti gli atleti protagonisti dell’estate hanno esaltato il gruppo, il collettivo, hanno sempre ribadito che si vince insieme. E lo stesso vale anche negli altri campi della vita: lo sport ci ha dimostrato che, facendo gruppo, facendo fronte comune al di là di qualsiasi interesse contingente, noi italiani siamo in grado di grandissime imprese.
[e.r]