02.08.2021-19.19 – Dopo l’indigestione di medaglie di ieri (domenica 1 agosto), oggi – lunedì 2 agosto – Tokyo2020 riserva soltanto una medaglia all’Italia Team impegnato ai Giochi della XXXII Olimpiade. Come spesso accade, però, quella odierna è una medaglia dal sapore particolare: perché nella disciplina specifica, nella ginnastica artistica femminile, l’Italia aveva raccolto l’ultima medaglia nel 1928, quando ad Amsterdam l’Italia conquistò proprio l’argento nella prova a squadre (l’unica aperta anche alle donne). Ma non solo: l’argento conquistato nel corpo libero è la prima medaglia olimpica conquistata dalla stella italiana di questo sport, Vanessa Ferrari, che all’alba dei trent’anni raggiunge finalmente un sogno inseguito da quando ne aveva 18 e faceva il suo esordio olimpico a Pechino, e lo fa superando ragazze che hanno l’età che lei aveva agli esordi. Da Pechino a Tokyo, il cerchio, anzi, i cinque cerchi si chiudono. E intanto, per l’Italia, quello di Vanessa Ferrari è il ventottesimo podio a Tokyo2020: esattamente quanti ne erano stati ottenuti a Rio de Janeiro nel 2016.
Per l’atletica leggera, è semifinale per Sabbatini nei 1500m femminili, dopo il ventesimo posto totale centrato nelle qualificazioni. Ventinovesima, invece, dal Buono, che nonostante il miglior risultato stagionale non supera il turno. Semifinale anche per Hooper e Kaddari nei 200m femminili. Le due azzurre, però, non accedono all’ultimo atto, chiudendo la semifinale con il ventunesimo e ventiquattresimo posto. Chiude in semifinale la propria corsa anche Re, che nonostante il record stagionale non riesce ad accedere alla finale. Eliminate in semifinale anche Pedroso e Olivieri nei 400m a ostacoli femminili. Diciottesima, e fuori dalle finaliste nel salto con l’asta, Molinarolo. Nella finale del salto in lungo, ottavo Randazzo, con le medaglie che vanno a Tentoglou, Echeverria e Masso, mentre nei 3000m ostacoli vince il marocchino el Bakkali davanti a Girma e Kigen. Zoghlami chiude nono, mentre Abdelwahed è quattordicesimo. Settima Battocletti nella finale dei 5000m femminili, con Hassan, Obiry e Tsegay che vanno sul podio.
Impresa della stella della ginnastica artistica italiana Ferrari, che riporta una medaglia all’Italia femminile nella disciplina dopo 93 anni, conquistando l’argento nel corpo libero. L’oro va alla statunitense Carey, mentre la nipponica Murakami è medaglia di bronzo. Sesto posto per Costanzo e Ferro nella prova libera preliminare del nuoto sincronizzato in duo femminile. Ventesimo posto per Marsaglia nel tuffo dal trampolino 3m maschile: l’azzurro è comunque ammesso come seconda riserva alla semifinale.
Nella canoa velocità, la triestina Genzo trova il secondo posto nella sua batteria e il passaggio diretto alla semifinale nella prova femminile del kayak singolo 200m. Terzo in batteria e qualificato ai quarti di finale Burgo, impegnato nella prova maschile sui 1000m del kayak singolo. L’azzurro supera poi anche i quarti, grazie al secondo tempo in batteria che lo qualifica in semifinale.
Nicolai e Lupo avanzano ai quarti nel beachvolley maschile, battendo i polacchi Bryl e Fijalek. Sconfitta invece l’Italia della pallavolo femminile, battuta 3-2 dagli Stati Uniti. Pareggio – con ennesima rimonta – per il Settebello: gli italiani della pallanuoto chiudono in parità con l’Ungheria e ai quarti di finale affronteranno la temibile Serbia.
Giornata di gare per il ciclismo su pista, in cui si disputavano le qualificazioni dell’inseguimento a squadre, sia maschile che femminile. Il quartetto femminile, composto da Balsamo, Paternoster, Guazzini e Barbieri, registra il quarto tempo, mentre gli uomini (Consonni, Ganna, Milan e Lamon) piazzano il record del mondo (3’45.895″), poi ritoccato ulteriormente dalla Danimarca, che chiude la prova al primo posto davanti proprio agli azzurri.
Nel salto ostacoli dell’equitazione, le medaglie sono per la tedesca Krajewski e per i britannici Townens e mcEwen. Ventiduesimo posto per Bordone, mentre le altre due italiane in gara, Schivo e Panizzon, sono ventiseiesima e ventisettesima. Regno Unito, Australia e Francia conquistano invece le medaglie a squadre, con l’Italia che chiude settima.
Niente finale per Chelli e Mazzetti nel tiro dai 25 metri: gli azzurri chiudono rispettivamente quattordicesimo e sedicesimo. Dopo la finale, il podio vede primeggiare il francese Quiquampoix, davanti al cubano Pupo e al cinese Li. Non raggiungono la finale nemmeno de Nicolo e Bacci nella prova con la carabina dai 50m. Nell’ultimo atto, Zhang, Kamenskiy e Sebic si aggiudicano le medaglie.
[e.r]