01.08.2021-19.45 – L’immagine più bella da Tokyo2020 è l’abbraccio tra Tamberi e Jacobs dopo le semifinali, che avevano portato entrambi gli atleti a giocarsi le medaglie all’ultimo atto. E poi, entrambi sul gradino più alto del podio, entrambi con la medaglia d’oro al collo: l’uno grazie al salto in alto, l’altro nei 100m, disciplina in cui l’Italia non aveva nemmeno mai disputato una finale. Dal 2004, anno in cui l’Italia vinse ad Atene la maratona con Baldini e la marcia 20km con Brugnetti, gli azzurri non portavano a casa due medaglie d’oro nell’atletica leggera, sport principe e simbolo dello spirito olimpico; e a 17 anni di distanza, con Tamberi e Jacobs, l’impresa si ripete, regalando agli azzurri altri due ori, vinti peraltro nel giro di pochi minuti l’uno dall’altro: in una decina scarsa di minuti, l’atletica leggera regala all’Italia più medaglie d’oro di quante gli azzurri non ne avessero vinti nei primi dieci giorni.
Forse un po’ oscurato dalla doppia impresa nell’atletica, nel nuoto arriva anche l’ultimo bronzo azzurro in vasca, grazie alla staffetta 4x100m mista maschile con Burdisso, Martinenghi, Ceccon e Miressi. Insomma, una giornata campale per la Tokyo2020 degli azzurri, nel segno della gioventù. E d’altronde, citando Guccini, “gli eroi son tutti giovani e belli“.
Giornata momorabile per Jacobs che, oltre ad aver vinto la finale dei 100m (alla quale nessun italiano si era mai nemmeno qualificato) al fotofinish davanti all’americano Kerley (battuto per appena 0.04″) e al canadese de Grasse, abbatte nuovamente il record nazionale già fatto registrare ieri (sabato 31 luglio) in semifinale, facendo segnare uno straordinario 9.84″ e poi si ripete anche nell’ultimo atto fermando il cronometro a 9.80″, miglior prestazione di sempre di un atleta europeo. Bravissimo anche Tamberi nel salto in alto: l’azzurro vince l’oro ex aequo con il qatariota Barshim saltando 2.37m (miglior risultato stagionale) e coronando il sogno che cullava da anni, da quando fu costretto da un infortunio a saltare i Giochi di Rio del 2016; e, proprio per ricordare quel calvario, quella fatica, in lacrime il saltatore marchigiano esulta mostrando quel gesso che gli aveva impedito la spedizione brasiliana. Al terzo posto, il bielorusso Nedasekau. Nelle altre specialità, finale nel lancio del martello femminile per l’italiana Fantini, grazie al dodicesimo posto complessivo in semifinale, ultimo buono per il passaggio del turno. Semifinale nei 400m maschili per Re, diciannovesimo assoluto nelle batterie con 45.46″, miglior prestazione dell’anno. Non qualificato, invece, Scotti, ventisettesimo. A Bogliolo non è sufficiente far registrare il record italiano nei 100m a ostacoli femminile (12.75″) per accedere alla finale, a causa del dodicesimo posto.
Nell’ultima giornata della scherma, l’Italia (composta da Foconi, Garozzo, Avola e Cassara) non porta a casa medaglie, venendo infatti sconfitta nella prova maschile a squadre di fioretto dal Giappone. I nipponici perdono poi la finale per il bronzo contro gli Stati Uniti, mentre la Francia si aggiudica l’oro battendo la delegazione russa.
Anche il nuoto si congeda da Tokyo2020 (anche se mancano ancora le maratone 10km maschile e femminile) e l’Italia, nell’ultima gara in programma, porta via una medaglia: è il bronzo conquistato da Martinenghi, Ceccon, Burdisso e Miressi nella staffetta maschile dei 4x100m misti. Davanti a loro, sui gradini più alti del podio, i soliti Stati Uniti e Regno Unito. Niente medaglia invece per le ragazze impegnate nella stessa specialità femminile, Panziera, Carraro, di Liddo e Pellegrini, che chiude la carriera con il sesto posto nella finale della staffetta. Sul podio ci vanno Australia, Stati Uniti e Canada. Manca la medaglia anche Paltrinieri nei 1500m stile libero: l’azzurro, oro olimpico di specialità nel 2016, chiude quarto, dietro a Finke, Romanchuk e Wellbrock. Settimo Zazzeri nella finale dei 50m stile libero. Medaglie per Dressel, Manaudou e Fratus.
Primo posto in generale, quando manca soltanto l’ultima regata valida per la medaglia, per la coppia azzurra di velisti impegnata nel Nacra, Tita e Banti: i due sono già certi almeno del secondo posto e dell’argento. Settimo posto dopo otto regate per la coppia del 470 maschile, formata da Ferrari e da Calabro, mentre la coppia femminile di cui fanno parte Berta e Caruso è tredicesima. Settimo posto finale per Zennaro nella RS X femminile: ad aggiudicarsi le medaglie sono la danese Rindom, la svedese Olsson e la neerlandese Bowmeester.
Nel tiro, lo specialista azzurro dai 25m chiude la prima sessione di qualificazione alla finale con l’undicesimo piazzamento. Vincono gli azzurri della pallavolo maschile: ne fa le spese il Venezuela, battuto 3-0, mentre l’Italia vola ai quarti di finale. Tre le atlete italiane impegnate nel Cross County di equitazione: Panizzon, venticinquesima; Bordone, ventottesima e Schivo ventinovesima. Nella classifica a squadre, è invece settima l’Italia. Ultima giornata di incontri anche per il golf maschile, dove a portare a casa i titoli sono Shauffele dagli Stati Uniti, lo slovacco Sabbatini e il taiwanese Pan. Ventisettesimo e trentaduesimo i due italiani, Paratore e Migliozzi.
[e.r]