29.07.2021 – 08.30 – La ripartenza scolastica a settembre incontra, come l’anno addietro, l’incognita dei contagi Covid; sebbene, seppur con l’ombra della variante Delta, la situazione sia ora radicalmente mutata rispetto ad un anno addietro, principalmente grazie alla novità dei vaccini.
Come verrà applicato il Green Pass nell’ambiente scolastico? Verrà imposto, nelle prossime settimane, l’obbligo di vaccinazione per il personale scolastico? Domande alle quali in realtà il Friuli Venezia Giulia risponde ben preparato, perchè se il personale scolastico a livello di maestri e professori è (quasi) completamente vaccinato, a livello di giovani under 30 e dunque di studenti e classi, le vaccinazioni procedono altrettanto rapidamente, specie dopo l’annuncio delle restrizioni. Sembra dunque lecito sperare che la scuola in presenza persista durante l’autunno inoltrato, senza quel passaggio radicale alla DaD avvenuto tra ottobre e novembre 2020.
Intanto l’Associazione dei Presidi ha approvato l’utilizzo del Green Pass, mentre dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi giunge un robusto appello alla vaccinazione di massa: “Al Ministero stiamo lavorando per preparare il rientro in presenza e in sicurezza a settembre”, dichiara il Ministro. “Il lavoro che stiamo portando avanti è articolato, ci vede impegnati come Governo, insieme ai territori e alle istituzioni locali, con le organizzazioni sindacali, con le singole scuole, con le famiglie. È un lavoro di squadra, che richiama tutti alla propria parte di responsabilità. Ognuno di noi può fare qualcosa, può dare il proprio contributo. Vaccinarsi è il modo in cui ciascuno di noi può mettere in sicurezza sé stesso e gli altri. È un atto di responsabilità collettiva e di solidarietà. Significa prenderci cura di noi stessi e degli altri. Il vaccino è la chiave che la scienza ci ha fornito per tornare alla nostra normalità. Dobbiamo avere fiducia. Si tratta di un gesto semplice, eppure potentissimo. Vacciniamoci“.
Oggi, 29 luglio, il Piano Scuola per la ripartenza verrà presentato proprio dal Ministro Bianchi, a quella Conferenza Stato-Regioni della quale il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga è presidente: “”Ci stiamo ancora confrontando con il Ministero per trovare la soluzione migliore”, ha avvertito Fedriga, “ma per riprendere la scuola in presenza per tutti, senza più dover ricorrere alla Dad, la percentuale di riempimento dei mezzi pubblici dovrà salire all’80%“.
La questione dei mezzi pubblici, specie degli autobus, aveva infuocato il dibattito già lo scorso autunno; ma al nocciolo sembra impossibile garantire un reale rispetto delle distanze o della capienza, a meno di inserire una qualche figura di supervisore a bordo di ogni veicolo. Per mesi, a partire da settembre 2020, le parti politiche si erano accapigliate sulla questione; ma se i bus scarseggiano e le persone devono recarsi al lavoro, la maggior parte dei cittadini preferisce rischiare l’infezione.
La situazione invece sul fronte delle vaccinazioni scolastiche è tra le migliori in Italia: “Abbiamo praticamente il 100% dei vaccinati tra insegnanti e personale Ata. Il 92,92% si è già immunizzato, mentre il 7,08% aspetta la seconda dose. Bisognerà vedere se qualche Regione ha particolari sofferenze e decidere come agire in quei casi, eventualmente. In generale, bisognerebbe evitare di fare una guerra di religione su questi temi, di schierarsi in fazioni contrapposte. Vanno trovati punti di incontro, non di scontro. Solo se siamo uniti riusciremo a spegnere l’emergenza Covid-19 e riaccendere il Paese” ha concluso Fedriga.
[i.v.]