29.07.2021 – 08.30 – La progressiva crescita dei contagi Covid in Croazia e in Slovenia ha obbligato a mettere in atto nuove misure; nel caso croato, da questo lunedì 26 luglio, sono entrate in vigore una serie di restrizioni connesse al rischio di assembramenti, specie nei luoghi al chiuso. Si tratta, a confronto con le misure italiane, di restrizioni assai elastiche nelle modalità e nel funzionamento; è evidente la volontà di non interrompere una stagione turistico-balneare già seriamente danneggiata dai report dell’EDCD.
Le restrizioni, decise dalla task force nazionale, coinvolgono la Regione istriana, il Quarnero e il Gorski kotar, la Regione di Spalato, della Dalmazia, di Sebenico e Knin, oltre che l’area di Ragusa/ Dubrovnik e le città di Novalja, Segna e Karlobag.
Gli eventi pubblici non potranno avere più di 50 partecipanti, con l’eccezione di eventuali persone con Green Pass; in quel caso il tetto massimo di persone presenti sale a 1000. Quindici persone è invece il massimo dei possibili partecipanti a feste private e matrimoni, nuovamente senza Green Pass.
Per quanto invece concerne fiere ed eventi all’aperto in generale, la loro approvazione viene subordinata all’assenso delle task force regionali.
Massimo rigore, infine, per le manifestazioni sportive. Potranno essere autorizzare solo se atleti, tecnici e spettatori si muniranno di Green Pass.
[i.v.]