Frode nelle mense scolastiche in FVG, diversi indagati

15.07.2021 – 14.30Caos mense in Friuli Venezia Giulia, dove una lunga indagine della Procura di Udine – iniziata a ottobre 2020 e ancora in via di sviluppo – ha portato alla luce una frode sulle pubbliche forniture riguardante diverse mense scolastiche friulane.
Da questa mattina infatti, i Carabinieri del NAS di Udine stanno provvedendo (coadiuvati da militari dei Nas e dei comandi provinciali competenti nel territorio) a mettere in atto l’ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Udine, che prevede in misura cautelare gli arresti domiciliari per 4 persone (3 residenti in provincia di Napoli e uno a Oderzo) e dell’obbligo di dimora nel comune di residenza per un altro imputato di Molfetta (BA).

I Nas stanno inoltre perquisendo le sedi di una società di catering che opera a livello nazionale, con sede legale a Roma e sede operativa a Napoli, sulla base di 22 decreti emessi nei confronti dei destinatari delle misure cautelari. Coinvolto anche il Comune di Udine, dal momento che la perquisizione riguarda anche gli uffici dell’ente ed un libero professionista che vi collabora.
Come detto, gli indagati sono accusati di frode nelle pubbliche forniture, aggravata in quanto riguarda sostanze alimentari. Il reato ha colpito i Comuni di Udine, Varmo, Trivignano Udinese, Tarcento, Arta Terme, Rive d’Arcano, e Vito d’Asio in Friuli Venezia Giulia, Cimadolmo, San Polo di Piave e Motta di Livenza in Veneto, i quali avevano tutti appaltato i servizi di ristorazione scolastica e di fornitura di pasti a domicilio alla società indagata.

A far scattare l’indagine erano state le numerose segnalazioni recapitate dai rappresentanti dei genitori di istituti scolastici di Udine e Varmo. Tali segnalazioni evidenziavano gravi disservizi da parte della società responsabile della ristorazione scolastica, ed in particolare la presenza di corpi estranei nei pasti, le scarse quantità delle porzioni, la mancata corrispondenza dei pasti a quanto previsto dai menu, la mancata idoneità delle temperature di trasporto dei pasti, ed i tempi di consegna diversi rispetto a quanto stabilito da contratto.
L’attività investigativa, svolta attraverso numerose ispezioni nei centri di cottura di Ruda, Tarcento, Motta di Livenza, e nelle mense scolastiche e attraverso l’analisi dei documenti di gara delle forniture e delle derrate alimentari, ha permesso di dimostrare in maniera chiara ed oggettiva la violazione dei termini di appalto da parte della società indagata.

[c.d.]