09.07.2021 – 08.33 – Nei giorni scorsi, nella gara contro il tempo per vaccinare la popolazione, il commissario Francesco Paolo Figliuolo ha sollecitato le Regioni sulla necessità di immunizzare il personale scolastico, alla luce della riapertura a settembre: in tutta Italia mancano all’appello infatti 215mila insegnanti. Non si tratta tuttavia di un problema che concerne il Friiuli Venezia Giulia, dove l’adesione degli insegnanti è stata massiccia, apparentemente superiore tanto alle forze dell’ordine, quanto, con le dovute comparazioni, dei sanitari.
Sulle 28mila persone inserite nella categoria del personale scolastico, 27mila 924 hanno prenotato la vaccinazione (il 99,8%). Tra queste, 27 mila 603, cioè il 98,6% del personale, ha ottenuto la prima dose e 24 mila 74, cioè l’86% della platea, il richiamo.
Un plebiscito quasi; tanto più notevole considerando come sia avvenuto, nella primavera 2021, utilizzando l’AstraZeneca, vittima di comunicazioni sensazionaliste.
Come osservava per primo Il Messaggero Veneto, il problema in Friuli Venezia Giulia rimangono gli studenti nella fascia adolescenziale, dai 12 ai 19 anni. Qui le adesioni si attestano ad appena il 28%, con 24mila 190 prenotazioni, dei quali solo 2mila 186 hanno ricevuto la seconda dose (2,55%). La questione non sembra concernere genitori e popolazione in generale; ed è vero che il Covid-19 presenta alti rischi per chi è nella fascia anziana, sebbene occorra ricordare che i suoi effetti a lungo termine rimangano sconosciuti, specie a livello neurologico e polmonare. Tuttavia in Regione c’è già chi dibatte se sarà o meno possibile riaprire le scuole in sicurezza a settembre, paventando, per chi non ha i figli vaccinati, un utilizzo della didattica a distanza (DAD).
[i.v.]