06.07.2021 – 08.00 – Man mano che procede la campagna vaccinale la sfida maggiore risulta non tanto essere la disponibilità delle dosi, la quale ha superato da tempo l’effettiva domanda, quanto piuttosto come “intercettare” quelle fasce della popolazione refrattarie alla vaccinazione. In Friuli Venezia Giulia, nonostante i dati positivi, rimangono ancora troppi cittadini nella fascia over 60 che non hanno ricevuto la vaccinazione: un potenziale pericolo a fronte della ripresa dei contagi in autunno. Una soluzione potrebbe provenire dalle vaccinazioni in farmacia, all’interno di un ambiente familiare e vicino a casa: un espediente tanto per snellire le procedure, quanto per rassicurare il paziente. In quest’ambito, come il vicino Veneto, anche il Friuli Venezia Giulia si prepara a formalizzare l’accordo con Federfarma per la distribuzione dei vaccini anti Covid direttamente “in negozio”.
Attualmente, come informa Tgr Fvg, 100 farmacisti regionali hanno completato l’apposito corso, mentre il 60% ha fornito disponibilità a funzionare quale centro vaccinale. Vi sono oggettivi problemi a questo proposito, dagli spazi insufficienti, al rischio d’intralciare la normale attività delle farmacie; eppure l’adesione rimane alta. La procedura prevede che il paziente comunichi la propria storia medicale e le proprie patologie; sarà poi il farmacista stesso a fare l’iniezione. Tuttavia, a differenza di quanto avviene coi centri vaccinali, il vaccino Covid in farmacia avrà un costo, intorno ai 10 euro a dose.
Si tratta, al di là del tentativo di convincere chi non ha familiarità coi grandi centri vaccinali, di una prova sul campo per le terze dosi di vaccino: la minaccia della variante Delta e le vaccinazioni in scadenza per medici e sanitari imporranno a breve una (ri)vaccinazione. Non è realistico, come osservava lo stesso Presidente Massimiliano Fedriga, pensare di mantenere l’intero apparato di grandi centri vaccinali sul lungo periodo: le future vaccinazioni, come per l’anti influenzale, dovranno spostarsi nei luoghi familiari ai cittadini; il medico di base e, per l’appunto, le farmacie.
[z.s.]