26.06.2021-16.00 – La prossima stagione della web-serie di viaggi ‘Un reporter in valigia’ sarà ambientata nella laguna di Venezia. L’esplorazione non riguarderà solo il centro storico più famoso al mondo, ma anche le isole minori. Il video-reporter Mirco Paganelli, autore del progetto, sarà in zona con la sua telecamera da domenica 27 giugno al mercoledì successivo per quattro giorni di fitta documentazione tra racconti in prima persona e intervista alla gente del posto.

“Il titolo della prossima stagione sarà ‘L’altra Venezia’, perché l’intenzione è quella di condurre il pubblico lungo itinerari meno battuti da parte di chi viene sull’isola per una gita – spiega Paganelli che dalla pandemia in poi gira l’Italia promuovendo il turismo di prossimità -. Come al solito racconterò aneddoti storici, elementi del patrimonio architettonico che più mi colpiscono, natura e artigianato locale”.
Lo scopo del progetto è quello di carpire lo spirito del luogo attraverso brevi video divulgativi fruibili dal pubblico del web. “Ho già segnato alcuni esercizi e poli culturali che vorrei visitare da Torcello a Malamocco (pastifici, pasticcerie, librerie, squeri…) – prosegue -, ma gli episodi di ‘Un reporter in valigia’ vengono costruiti sul momento improvvisando”. Dunque si accettano suggerimenti e candidature che possono essere inviate al più presto a [email protected]. Gli episodi verranno trasmessi nelle settimane successive sui canali social di ‘Un reporter in valigia’ (YouTube, Instagram, Facebook) ed anche sulla tv generalista Teleromagna che trasmette in tutta l’Emilia-Romagna
Cos’è ‘Un reporter in valigia’? La web-serie a metà tra il documentario e il blog di viaggio, è il frutto del racconto in prima persona del video-reporter Mirco Paganelli che, mentre viaggia, dialoga con lo spettatore unendo approfondimenti storico-culturali a impressioni sul posto e interviste agli abitanti. Ogni video è girato e montato da lui stesso. “Il mio progetto è un documentario che usa un linguaggio facilmente fruibile dal pubblico dei social-network, ma che non perde di vista la qualità e l’accuratezza dei contenuti”, spiega Paganelli.