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venerdì, 18 Aprile 2025

Consiglio regionale Fvg: le Opposizioni in difesa della salute mentale

11.06.2021 – 07.30 – Ieri, giovedì 10 giugno, le Opposizioni del Consiglio regionale si sono riunite al Caffè San Marco di Trieste, per una conferenza stampa dedicata al tema della salute mentale in Friuli Venezia Giulia, della sua importanza nel riconoscimento dei diritti fondamentali delle persone, e di come venga trattato dall’attuale giunta regionale.
A prendere la parola sono stati l’ex sindaco di Trieste Roberto Cosolini, esponente del Partito Democratico, l’ex sindaco di Udine Furio Honsell, in rappresentanza di Open Sinistra FVG, Andrea Ussai del Movimento 5 Stelle e Giampaolo Bidoli, di Patto per l’Autonomia.
A inaugurare la conferenza è stato Roberto Cosolini, che ha lodato i risultati ottenuti nel recente passato dai centri sanitari di salute mentale regionali, “che hanno liberato e riconosciuto i diritti fondamentali delle persone, e che sono stimati e riconosciuti a livello internazionale”.
Cosolini si ritiene preoccupato della scarsa considerazione che la giunta regionale sta dando al tema della salute mentale, spesso minimizzato e banalizzato. “Riteniamo pericoloso liquidare l’importanza della salute mentale e dei servizi di salute mentale, specialmente in un momento di emergenza come questo, nel quale la pandemia ha lasciato un’eredità pesante in termini di rischi di esclusione sociale”.

Honsell e Cosolini

Cosolini definisce il suo intervento di oggi in difesa dell’interesse dei cittadini, delle famiglie e dei diritti garantiti dai centri di salute mentale diffusi nel territorio, ma soprattutto nell’interesse dei soggetti fragili, che vanno supportati nel percorso di superamento della loro esclusione ed emarginazione sociale.
L’intenzione dei Consiglieri dell’Opposizione è quindi quello di “agire ponendo il tema della salute mentale al centro della commissione della sanità, e richiediamo una valutazione seria che riconosca sulla base di dati oggettivi ciò che ha rappresentato questa esperienza. Il nostro impegno in difesa di questo sistema, nelle sedi politiche e in quelle istituzionali, va avanti e l’augurio è quello che la nostra linea venga accolta al più presto”.

Sulla stessa falsariga l’esponente di Open Sinistra FVG Furio Honsell, il quale ha puntualizzato che “la politica deve saper riconoscere il concetto di salute, perché va nella direzione del benessere della società”. Honsell ha poi ribadito come l’esperienza maturata a Trieste e in regione (basata sul sistema delle microaree) debba rimanere in vigore, in modo da poter essere allargata e condivisa anche con altre realtà. L’ex sindaco di Udine auspica poi che venga preso spunto dalla grande rete ideata e concepita a Trieste, in modo da poterla usare come punto di partenza.
Nell’esprimere i suoi dubbi riguardo alle scelte del centro-destra sul tema, Honsell ha infine rinnovato l’invito di Cosolini, caldeggiando al Presidente della Regione Fedriga e al Vicegovernatore, con delega alla Salute, Riccardi una visita ai centri di salute mentale, come da lui stesso intraprese quando ricopriva la carica di primo cittadino del capoluogo udinese, e grazie al quale “ebbi modo di comprendere con una maggiore consapevolezza la visione di salute mentale nata a Trieste e diffusasi poi in scala internazionale”.

 

Bidoli e Ussai

Il Consigliere del Movimento 5 Stelle, Andrea Ussai, ha sottolineato come il piano regionale della salute mentale che risale al 2018 aveva espresso risultati estremamente positivi, tanto da poter essere considerato come un punto di riferimento anche all’estero. “Dobbiamo ragionare su questi risultati ottenuti, in termini di salute e in termini di conquiste culturali e sociali che la nostra società rappresenta. Cancellare questo patrimonio sarebbe drammatico, anche e soprattutto perché i report nazionali ci vedono ai primi posti per la tutela delle persone con disturbi di salute mentale”.
Lo stesso Ussai non ha poi lesinato critiche al modello del centro-destra, ”che si rifà a quello lombardo”, che vede il territorio non come erogatore di servizi ma come acquirente di servizi dal privato. “Credo sia giusto difendere la sanità territoriale e difendere le eccellenze che siamo in grado di offrire, e fortunatamente siamo riusciti in regione a sventare la possibilità che venga instaurato il modello della privatizzazione” ha chiosato poi il Consigliere M5S.

A concludere la conferenza è stato l’intervento del rappresentante di Patto per l’Autonomia, Giampaolo Bidoli, che ha espresso il suo punto di vista sul ruolo della politica e dei Consiglieri stessi in materia sanitaria: “noi crediamo che sia la politica a dover indirizzare le aziende su come operare per migliorare gli aspetti sanitari della regione, mentre il ruolo dei Consiglieri regionali è proprio quello di raccogliere le istanze dei cittadini che emergono dal territorio riguardo queste attività”.

di Christian Deiuri

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