04.06.2021 – 08.30 – La Regione non ha cambiato strategia sull’autostrada A4 e continua a lavorare per ottenere dal Ministero la concessione “in house” da affidare a una società pubblica partecipata da Friuli Venezia Giulia e Veneto. Nel frattempo Autovie Venete procede con i lavori per la terza corsia nel rispetto dei tempi e sta per aggiudicare i lavori per il rinnovo del casello del Lisert, ribadisce il massimo impegno sulla sicurezza e rende noti i numeri sull’incidentalità, in calo rispetto al 2019.
Sono queste le principali novità emerse ieri in IV Commissione, durante l’audizione dei vertici di Autovie Venete, il presidente Maurizio Paniz e il direttore Giorgio Damico, alla presenza dell’assessore regionale a Infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti.
Sotto la presidenza di Mara Piccin (Forza Italia), i consiglieri del Pd Mariagrazia Santoro e Diego Moretti hanno incalzato i tecnici sul legame tra il destino futuro della spa e i lavori in corso. “La concessione con Autovie è scaduta nel 2017 – ha ricordato Santoro – e la spa sta operando in modalità transitoria. Sarà la nuova società pubblica a completare i lavori, grazie a una convenzione trentennale? O voi siete in grado di appaltare comunque le opere?”.
Anche Cristian Sergo (M5S) si è soffermato sugli aspetti finanziari relativi al costo globale della terza corsia, mentre Moretti ha domandato il motivo dei ritardi nella riqualificazione
del casello del Lisert e Furio Honsell ha posto il tema dello smog e dell’impatto ambientale delle opere. Elia Miani (Lega) ha infine chiesto chiarimenti sul prolungamento della terza corsia da Palmanova a Villesse.
Sulla newco, Pizzimenti ha spazzato via ogni dubbio: “La nuova società Alto Adriatico non è mai stata messa in discussione, né da noi né dal Veneto” e ha ricordato che una società interamente pubblica è l’unico modo per ottenere dal Ministero una concessione “in house”, senza gara. “La Giunta allora si impegni a fare pressione politica sul Governo”, ha risposto Moretti, convinto che Friulia possa nutrire perplessità sul progetto.
Ma a che punto è il percorso verso la newco? “Nell’ultimo anno Autovie ha lavorato sulla definizione del valore transitorio e del valore di subentro, mentre la società Alto Adriatico sta aggiornando il suo piano economico finanziario, che dovrà essere visionato dalle due Regioni e poi sottoposto all’approvazione del Cipe”, ha riassunto Damico.
E’ stato però soprattutto il legame tra la situazione societaria ancora in divenire e i lavori per la terza corsia ad alimentare il dibattito, in particolare sui 440 milioni necessari per
completare le tratte venete. Premettendo che “Autovie è un soggetto attuatore che esegue quel che gli viene detto, non può decidere nulla sulla concessione che dipende dal Ministero ed è pronto a cederla anche domani”, Paniz ha ricordato con orgoglio che “il tratto Alvisopoli-Gonars è stato concluso in anticipo sui tempi di consegna, il ponte sul Tagliamento era lungo più del doppio rispetto al ponte di Genova ed è costato meno della metà, il tratto Gonars-Palmanova rispetterà i tempi previsti e si concluderà entro la fine dell’anno”.
Quindi la spa, anche se “in scadenza”, continua a lavorare a pieno ritmo e guarda anche oltre: “Se venisse chiesto a noi di portare avanti in tempi più stretti il tratto San Donà-San
Stino-Portogruaro, originariamente previsto dal 2026, servirebbero 440 milioni non ancora disponibili. Nel frattempo ci siamo portati avanti lavorando su alcuni cavalcavia”.
Si è parlato, come si diceva, anche di sicurezza. “E’ una priorità per Autovie – ha assicurato Paniz – ma chi parla di incremento di incidenti sbaglia: rispetto al 2019, unico dato
confrontabile visto che il 2020 è stato condizionato dalla pandemia, tra gennaio e aprile il numero di sinistri con danni a persone è calato da 46 a 24, e questo è merito della terza
corsia”. Quanto alla natura degli incidenti, il presidente ha chiamato in causa un generale problema di attenzione alla guida: “Le telecamere mostrano che il più delle volte chi è al volante di un mezzo pesante non si accorge di quel che sta succedendo davanti a lui, non frena e va a sbattere”.
Paniz ha reso noti anche interessanti dati sul calo del traffico nel 2020: “Prima della pandemia avevamo una media annuale di 47 milioni di veicoli, e giornaliera di 95mila veicoli leggeri e 36mila mezzi pesanti. L’anno scorso si è passati a 34 milioni di
passaggi complessivi, 64mila auto e 31mila camion”. Un calo che ovviamente intacca il livello degli introiti societari. Ma che non determinerà nel prossimo futuro, ha assicurato Damico, un aumento dei pedaggi.
Rispondendo a Santoro, Paniz ha detto che opere come il casello di Alvisopoli, ma anche l’ampliamento del casello di San Donà e lo spostamento di quello di San Stino sarebbero “opportune” ma non possono rientrare al momento tra le priorità. E’ stato invece
Pizzimenti a rispondere a Moretti sul Lisert: “Ci fu un sequestro di documenti da parte della magistratura e la gara venne sospesa per più di un anno. Il progetto comunque è andato avanti e ora l’aggiudicazione è imminente”.
C.S. IV Commissione consiliare.