31.05.2021 – 11.21 – La zona bianca è arrivata in Friuli Venezia Giulia e con essa anche una nuova ventata di “libertà”, grazie all’allentamento delle misure restrittive in auge fino a ieri.
Poche regole da rispettare, ma ormai quasi “canoniche”: ovvero indossare la mascherina e mantenere il distanziamento personale.
Nei bar la consumazione al banco è consentita e, nel caos in cui non ci siano posti a sedere, deve essere consentito l’ingresso a un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo che sia assicurato il distanziamento di un metro.
Per quanto riguarda i ristoranti, si riapre subito anche al chiuso. Viene raccomandato l’accesso tramite prenotazione. I tavoli devono essere disposti garantendo ai clienti una distanza di almeno un metro.
I clienti devono indossare la mascherina, tranne quando bevono o mangiano.
In zona bianca aprono i centri culturali, centri sociali e centri ricreativi.
Tema caldo è il coprifuoco: quest’ultimo in zona bianca non sarà più in vigore; si possono inoltre organizzare feste, comprese quelle che si tengono dopo le cerimonie civili e religiose, dai matrimoni alle comunioni, alle cresime: in tutti i casi serve però il certificato verde per gli ospiti.
Necessario dunque essere vaccinati con due dosi di Pfizer, Moderna o Astrazeneca o con una di J&J, o essere guariti dal Covid, o aver effettuato nelle 48 ore precedenti un test antigenico o molecolare con esito negativo. In base al decreto legge n. 65 può avere il certificato verde anche chi ha effettuato da 15 giorni la prima dose di vaccino Pfizer, Moderna o Astrazeneca. Il buffet è consentito solo se a somministrarlo è il personale.
Gli invitati non possono servirsi da soli o toccare quanto esposto, a meno che il buffet sia organizzato con monoporzioni. Resta l’obbligo del distanziamento e di utilizzo della mascherina quando non si sta mangiando o bevendo. Il personale deve indossare sempre la mascherina.
[c.c]