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giovedì, 22 Maggio 2025

Cane libero in bosco..?! Ma: “Tranquillo, è buono”

29.05.2021 – 17.01 – “Tranquillo, è buono”. Quante volte ci siamo sentiti rispondere così dai proprietari di cani lasciati liberi in bosco o in percorsi pedonali? Premesso che la leggere regionale 20/2012 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia dispone l’obbligo di guinzaglio per tutti i cani a meno di non trovarsi in aree extraurbane, ossia in campagna e nelle zone montane (non interne a Parchi e aree naturali), anche in queste aree vige una regola generale, basilare, logica: se non ho un comando di richiamo sicuro al cento per cento non posso ritenermi al sicuro nel momento in cui decido di liberare il mio cane. Si badi che il guinzaglio non va considerato infatti come uno strumento di costrizione, bensì come un sistema di sicurezza, al pari della cintura che tutti ormai siamo abituati a inserire appena prima di partire con l’auto. Questo perché vi sono molti pericoli che spesso un proprietario di cane tende a sottovalutare, a maggior ragione se il suo cane è considerato “buono” (sottolineo le virgolette, perché non esistono cani buoni e cattivi!).

Quindi ritorniamo al nostro incipit: “Tranquillo, è buono”. Ma chi mi assicura che un cane che magari incontriamo nella nostra passeggiata nel bosco sia altrettanto equilibrato da non attaccare il nostro amico a quattro zampe? E se incontrassimo poi un animale selvatico, siamo certi del comportamento che il nostro cane manifesterebbe? E se all’improvviso arrivassero delle biciclette ad alta velocità e il cane fosse in traiettoria? Magari incontriamo un bambino con un buon panino che potrebbe attirarlo. Infine, mai da sottovalutare, se incontrassimo un passante che ha paura dei cani? Queste sono solo alcune delle possibili riflessioni che un proprietario dovrebbe valutare nel liberare un cane dove permesso dalla legge. Ma ancora prima, come detto, deve essere certo che il suo richiamo sia quasi infallibile.

di Emanuele Esposito

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