24.05.2021-20.55 – Nonostante la riduzione del chilometraggio e delle salite, la sedicesima tappa del Giro2021 regala un grandissimo spettacolo. Se qualcuno si fosse perso le puntate precedenti, vedendo l’arrivo di Cortina non avrebbe comunque alcun dubbio su chi sia il padrone di questo Giro2021: Bernal fa sua la Cima Coppi – spostata dal Pordoi al Giau – senza immagini (visto che le condizioni meteo rendono impossibile la trasmissione), staccando tutti gli avversari, con i soli Bardet e Caruso (a proposito: per la quattordicesima volta in sedici tappe c’è almeno un italiano sul podio) che riescono a limitare i danni, mentre tutti gli altri devono alzare bandiera bianca. Nibali, dopo una prima parte di tappa da protagonista, deve arrendersi all’inizio della salita verso la Cima Coppi.
Bernal rimane ovviamente in maglia rosa, aumentando anzi il proprio vantaggio e probabilmente chiudendo definitivamente ogni discorso in chiave maglia rosa. Crolla Remco: il belga della Deceuninck transita alla Cima Coppi con oltre 20′ di ritardo, addirittura dopo che Bernal ha tagliato il traguardo. Per lui forse finisce qui il Giro2021, ma finiscono sicuramente le sue ambizioni di classifica generale, dove invece rientra nella top ten (pur con un ritardo superiore ai 10′) il suo compagno di ammiraglia Almeida. Caruso sale al secondo posto nella classifica generale, grazie alla sua straordinaria prestazione della sedicesima tappa, scavalcando Vlasov che perde invece diverse posizioni. Nei primi dieci, invec
Sacile – Cortina d’Ampezzo, cronaca della sedicesima tappa del Giro2021
La sedicesima tappa del Giro2021 è la tappa regina, quella con la Cima Coppi di questo Giro, posta quest’anno sul Pordoi. Le condizioni meteo, tuttavia, costringono la direzione gara a modificare il percorso per salvaguardare gli atleti e così due delle tre cime di giornata (tra cui proprio il Pordoi) vengono cancellate, con la distanza che dai 212 chilometri inizialmente previsti diventa ora di 153 chilometri e con il Giau che diventa la nuova Cima Coppi del Giro2021. Subito diversi scatti in partenza, con Vervaeke che prova a prendere margine, ma viene presto riassorbito dal plotone all’inizio della salita de La Crosetta. Gli scatti comunque continuano anche lungo l’ascesa verso il primo GPM, con il gruppo che prima si allunga e poi si spezza. Al comando ci sono una ventina di uomini, tra i quali figurano anche l’eroe dello Zoncolan Fortunato, Formolo, Almeida e, soprattutto, Nibali, che nonostante l’ennesima caduta patita ieri non perde la grinta e la voglia di regalarsi (e regalare) emozioni ai suoi sostenitori. L’italiano è secondo al transito al GPM, alle spalle del solo Bouchard, mentre il ritardo del gruppo è intorno ai 3′.
Nella discesa che segue il GPM, i primi rimangono in sei: si tratta di Nibali, Formolo, Almeida, Izagirre, Pedrero e Ghebreizgbhier, con il vantaggio rispetto al plotone degli uomini di classifica che sale ora ben oltre i 5′, mentre il drappello dei primi inseguitori è a quasi 4′ di ritardo. I primi transitano così al traguardo volante di Agordo, dove Izagirre passa per primo seguito da Nibali, poi, quando la strada inizia a salire, in testa al gruppo si mette la EF Education con Bettiol e Van Garderen, che alzano il ritmo rosicchiando nel giro di pochi chilometri oltre 2′ alla testa della corsa. L’effetto collaterale di questo cambio di ritmo è che qualcuno si stacchi: ne fa le spese il belga Evenepoel, che getta la spugna e lascia andare tutti gli altri. Prima dell’inizio della salita verso il Giau, diversi scatti animano i primi, ma quello buono sembra essere di Formolo, quando la salita inizia a farsi dura. Nibali inizia a faticare, mentre al contrario Almeida affronta la salita con una buona pedalata, mentre il gruppo maglia rosa (che si trova ora a poco più di 1′) conta adesso pochissimi elementi, dei quali non fa parte più Vlasov, messo in difficoltà anche dai problemi nell’indossare la mantellina. Intanto, Formolo viene ripreso da Pedrero, che lo scavalca e va in avanscoperta.
Bernal tenta un allungo, ma reagiscono subito Carthy, Bardet e Ciccone, che non riescono però a tenerlo. Il leader della corsa rosa si riporta ora su Nibali avvicinandosi anche al leader Pedrero, mentre Yates e Vlasov tentano di riportarsi sul drappello dei migliori. Bernal prende anche Pedrero e sale verso la cima con un ritmo insostenibile per tutti gli altri, mentre Caruso e Bardet riescono comunque a limitare i danni lungo la terribile ascesa. Il colombiano della Ineos supera anche la Cima Coppi (prendendo tantissimi punti anche in chiave maglia azzurra) e inizia la discesa, con la strada resa insidiosissima dal meteo (che peraltro impedisce anche la trasmissione delle immagini dell’impresa di Bernal), con Caruso staccato di 45″ e con un vantaggio di mezzo minuto su Bardet, mentre il gruppetto di Ciccone si mantiene alle spalle del francese. Lungo la discesa, uno straordinario Caruso riesce a recuperare qualcosa su Bernal, anche se ora il siciliano viene ripreso da Bardet e, a circa 2 chilometri dalla fine, i due si mettono all’inseguimento di Bernal. Il colombiano, però, resiste e, arrivato per primo sul traguardo, si sfila la mantellina per mostrare orgogliosamente a tutti la maglia rosa. Secondo è Bardet, Caruso sul podio che gli vale il secondo posto in generale. Arriva anche il terzetto con Ciccone, Carthy e Almeida. Quando Bernal è sul traguardo, Evenepoel ha appena superato il GPM. Una resa a tutti gli effetti quella del belga. Ma, contro questo Bernal, nessuno può nulla.
Ordine d’arrivo 16ª tappa:
1- Bernal (Ineos), in 4h22’41”.
2- Bardet (Team DSM), a 0’27”.
3- Caruso (Bahrein), s.t.
4- Ciccone (Trek), a 1’18”.
5- Carthy (EF Education), a 1’19”.
6- Almeida (Deceuninck), a 1’21”.
7- Vlasov (Astana), a 2’11”.
8- Izagirre (Astana), a 2’31”.
9- Formolo (UAE), a 2’33”.
10- Foss (Jumbo Visma), s.t.
Classifica generale (maglia rosa) dopo 16 tappe:
1- Bernal (Ineos), in 66h36’04”.
2- Caruso (Bahrein), a 2’24”.
3- Carthy (EF Education), a 3’40”.
4- Vlasov (Astana), a 4’18”.
5- Yates (Team BikeExchange), a 4’20”.
6- Ciccone (Trek), a 4’31”.
7- Bardet (Team DSM), a 5’02”.
8- Martinez (Ineos), a 7’17”.
9- Foss (Jumbo Visma), a 8’20”.
10- Almeida (Deceuninck), a 10’01”.
Classifica a punti (maglia ciclamino) dopo 16 tappe:
1- Sagan (BORA Hansgrohe), 135.
2- Cimolai (Israel), 113.
3- Gaviria (UAE), 110.
4- Viviani (Cofidis), 86.
5- Bernal (Ineos), 55.
Classifica scalatori (maglia azzurra) dopo 16 tappe:
1- Bouchard (AG2R), 136.
2- Bernal (Ineos), 107.
3- Mollema (Trek), 53.
4- Fortunato (EOLO Kometa), 52.
5- Caruso (Bahrein), 35.
Classifica under25 (maglia bianca) dopo 16 tappe:
1- Bernal (Ineos), in 66h36’04”.
2- Vlasov (Astana), a 4’18”.
3- Martinez (Ineos), a 7’17”.
4- Foss (Jumbo Visma), a 8’20”.
5- Almeida (Deceuninck), a 10’01”.
[e.r]