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sabato, 19 Aprile 2025

Sullo Zoncolan Lorenzo è Magnifico, vince Fortunato nella nebbia. Altra prova di forza di Bernal

22.05.2021-18.11 – Lorenzo, Magnifico (almeno) per un giorno. È la storia del ciclista della EOLO Kometa Fortunato che, partito in fuga a inizio tappa, rimane solo nel finale e va a vincere sul terribile arrivo dello Zoncolan, al termine di una grandissima scalata nella quale prima riprende Tratnik (che aveva tentato di sorprendere gli altri attaccanti) e poi lo stacca, andando a prendersi così la gloria sull’arrivo che fu, tra gli altri, di Simoni, Basso e Froome. Ancora una volta Bernal dà una grande prova di forza: nelle terribili pendenze finali risponde allo scatto di Yates, poi gli scatta in faccia e va a riprendere gli ultimi fuggitivi rimasti, chiudendo alle spalle dell’ottimo Covi.

Il colombiano è sempre più rosa e con la prestazione dello Zoncolan legittima ancora di più il primato nella generale, in cui guadagna su tutti i principali rivali: Yates riesce a limitare i danni con un ritardo di soli 11″ da Bernal e si issa al secondo posto, mentre Vlasov perde tantissimo anche dagli altri uomini di classifica, come Caruso (che mantiene la terza piazza), Ciccone, Carthy e Buchmann. Perde tantissimo anche Evenepoel, che arriva al traguardo con 1’30” dalla maglia rosa, mentre Nibali (staccatosi all’inizio della salita) esce definitivamente di classifica, anche se sin dall’inizio era chiaro che il suo ruolo a questo Giro2021 (interpretato sin qui magistralmente) fosse quello di gragario di Ciccone.

Cittadella – Zoncolan: cronaca della quattordicesima tappa del Giro2021

Dopo la quiete della tredicesima tappa, interamente pianeggiante e appannaggio dei velocisti, la quattordicesima tappa del Giro2021 inaugura le Alpi, con il terribile e spettacolare arrivo dello Zoncolan (con pendenze che arrivano anche al 27% negli ultimissimi chilometri). Diversi gli scatti che animano la parte iniziale della gara, con Campanaerts e de Gendt che provano ad andare via venendo stoppati dal gruppo. È di Affini lo scatto giusto, che riesce a portar via un drappello di undici corridori, tra cui figurano Albanese, Ponomar, Bennett, Oliveira, Mosca e Mollema. Un secondo gruppetto tenta di inseguire i primi, ma viene stoppato dal gruppo trainato, nemmeno a dirlo, da Filippo Ganna, che fa desistere anche AG2R e Movistar dal tentativo di andare a riprendere i fuggitivi che così riescono ad accumulare un vantaggio superiore ai 7′. Il primo GPM è quello di Castello di Caneva, dove a passare per primo è Mollema. La corsa entra in Friuli e la situazione, dopo i sommovimenti riusciti o tentati della prima parte, si stabilizza, con l’andatura in gruppo fatta ora dalla Astana di Vlasov, ben marcata comunque dai soliti Puccio e Ganna della Ineos. Nel frattempo, si ritira il secondo classificato del Giro2020 Hindley, 25º in generale con 17′ di ritardo dal leader Bernal.

Il vantaggio dei primi, intanto, continua ad aumentare, superando i 9′ quando il drappello in fuga intraprende la salita verso il GPM di Forcella di Monte Rest, con Affini grande protagonista. Intanto, dal gruppo iniziano a sfilarsi i primi velocisti. Al GPM passa per primo Mollema, iinteressato a recuperare terreno per la maglia azzurra, mentre il gruppo rosicchia ora qualcosa ai fuggitivi, che nel frattempo incominciano la discesa verso il traguardo volante di Arta Terme. In discesa l’Astana di Vlasov lancia l’attacco, sorprendendo diversi uomini e costringendo Bernal a rispondere, lasciando indietro tutti i compagni eccetto Castroviejo. Il nuovo drappello che viene a formarsi (di cui non fanno parte Caruso e Yates) recupera ora tantissimo ai battistrada, ma alla fine della discesa il gruppo degli uomini di classifica torna compatto, mentre il vantaggio dei battistrada rimane stabile intorno ai 5′. La situazione rimane più o meno stabile fino all’inizio della salita verso lo Zoncolan, quando Mosca e Affini concludono il loro lavoro e si lasciano sfilare dai primi, che nel frattempo si riducono: a fare l’andatura sono ora in sette, tra cui figurano Bennett, Mollema, Oliveira e Tratnik. Anche il gruppo perde pezzi, con la Ineos che continua a scortare con tre uomini Bernal, mentre rimane da solo Vlasov. In testa lo sloveno della Bahrein tenta l’attacco , con il solo Fortunato che riesce a rimanergli vicino e riprenderlo poco dopo, mentre gli altri attaccanti accusano una quarantina di secondi di ritardo.

L’azione dei due battistrada prosegue, con i primi inseguitori in ritardo di 45″, mentre dal gruppo (il cui ritardo inizia ora a scendere) si stacca Nibali, dopo aver scortato fino ai -7 il suo capitano Ciccone. Si stacca poco dopo anche l’ex maglia rosa Valter e intanto anche gli uomini di Bernal diminuiscono, con i soli Martinez e Castroviejo rimasti al suo fianco. La maglia rosa è comunque più protetto dei rivali in classifica, che non hanno più compagni. Tratnik e Fortunato arrivano intanto ai -4, avvolti da una fittissima nebbia, con il ritardo del gruppo trainato ancora dalla Ineos che scende sotto i 4′, anche per via delle terribili pendenze che iniziano negli ultimi 3 chilometri. Tratnik si arrende e Fortunato rimane da solo, mentre tra i contrattaccanti è Covi a spezzare la calma scattando all’inseguimento dei primi. Nel gruppo si stacca Foss, mentre il ritmo fatto da Martinez, ultimo uomo di Bernal, manda in crisi anche Evenepoel. Yates tenta di sorprendere Bernal, ma viene immediatamente chiuso dal colombiano e i due prendono vantaggio sugli altri uomini di classifica. Fortunato intanto arriva al traguardo e vince nella nebbia della vetta del Kaiser. Covi è terzo e subito dopo c’è Bernal che scatta in faccia a Yates e riprende gli ultimi fuggitivi rimasti, tagliando il traguardo in quarta posizione con un’ennesima prova di forza.

Ordine di arrivo quattordicesima tappa Giro2021:
1- Fortunato (EOLO Kometa), in 5h17’22”.
2- Tratnik (Bahrein), a 0’26”.
3- Covi (UAE), a 0’59”.
4- Bernal (Ineos), a 1’43”.
5- Mollema (Trek), a 1’47”.
6- Yates (BikeExchange), a 1’54”.
7- Bennett (Jumbo Visma), a 2’10”.
8- Oliveira (Movistar), a 2’18”.
9- Martinez (Ineos), a 2’22”.
10- Caruso (Bahrein), s.t.

Classifica generale (maglia rosa) dopo 14 tappe:
1- Bernal (Ineos), in 58h30’47”.
2- Yates (BikeExchange), a 1’33”.
3- Caruso (Bahrein), a 1’51”.
4- Vlasov (Astana), a 1’57”.
5- Carthy (EF Education), a 2’11”.
6- Buchmann (BORA Hansgrohe), a 2’36”.
7- Ciccone (Trek), a 3’03”.
8- Evenepoel (Deceuninck), a 3’52”.
9- Martinez (Ineos), a 3’54”.
10- Bardet (Team DSM), a 4’31”.

Classifica a punti (maglia ciclamino) dopo 14 tappe:
1- Sagan (BORA Hansgrohe), 135.
2- Nizzolo (Team Qhubeka), 126.
3- Cimolai (Israel), 113.
4- Gaviria (UAE), 110.
5- Viviani (Cofidis), 86.

Classifica scalatori (maglia azzurra) dopo 14 tappe:
1- Bouchard (AG2R), 96.
2- Bernal (Ineos), 57.
3- Mollema (Trek), 50.
4- Fortunato (EOLO Kometa), 40.
5- Tratnik (Bahrein), 26.

Classifica Under25 (maglia bianca) dopo 14 tappe:
1- Bernal (Ineos), in 58h30’47”.
2- Vlasov (Astana), a 1’57”.
3- Evenepoel (Deceuninck), a 3’52”.
4- Martinez (Ineos), a 3’54”.
5- Foss (Jumbo Visma), a 5’37”.

[e.r]

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