12.05.2021-13.11 – Il Comune di Udine si sta preparando a partecipare ad un bando ministeriale, il DPCM del 21/1/2021, per il recupero dell’ex Frigorifero situato nella zona di Piazzale Cella in Via Sabbadini.
Come dichiarato dal vicesindaco Loris Michelini, durante la sessione di Giunta del 11 maggio, l’attuale mandato ha investito molto su questo tema, quindi la riqualificazione dell’ex Frigorifero rientra naturalmente nel recupero e nella riprogettazione dell’area museale del Museo di Storia Naturale dell’ex Macello, e di tutte le zone limitrofe che sono soggette ad un considerevole degrado. L’Area sotto tutela dalla Soprintendenza, in quanto appartenente a quegli edifici dell’Architettura industriale del Novecento in Friuli-Venezia Giulia di rilevante importanza storica, è pertanto soggetta a determinati vincoli progettuali.
Il grande volume del Frigorifero costruito nel 1921 costituiva, insieme ai complessi del Macello e del Mercato realizzati in una fase successiva verso il 1923, una zona di strutture pubbliche a scala urbana costituitasi fra le due guerre, servita dal vicino raccordo ferroviario e dal canale Ledra e rispondente alle esigenze di una città moderna in crescita. Per realizzare l’opera il Comune e la Provincia di Udine costituirono la società civile “Frigorifero del Friuli”. Il tipo e la posizione per il grande edificio venne indicata dall’ing. Mauro, professore di tecnologia del freddo al Politecnico di Milano, mentre l’architetto udinese Ettore Gilberti partecipò alla progettazione del successivo ampliamento. L’edificio costituito da due piani venne costruito ispirandosi alle forme e all’apparato decorativo caratteristici dell’architettura industriale ottocentesca. (Fonte storica, Comune di Udine Fascicolo 4)
Il Progetto preliminare fu realizzato dalla Società Serteco Servizi Tecnici Coordinati S.r.l. nell’ottobre del 2012. Considerati i vincoli progettuali, il compito di apporre gli aggiornamenti per la presentazione della domanda è stato affidato alla stessa impresa, la quale ha consegnato i nuovi elaborati in data 04.05.2021. La nuova ipotesi è stata riformulata sulla base delle indicazioni fornite dalla Soprintendenza e delle valutazioni dell’Amministrazione comunale che prevedono: 1) la conservazione dell’ex frigorifero con le caratteristiche funzionali e distributive di spazi espositivi temporanei e permanenti; 2) la ristrutturazione o la demolizione dell’ex granaio con la ricostruzione dello stesso; 3) la costruzione di un elemento di collegamento fra i due edifici.
L’ex Frigo abbandonato dal 1972 fu acquistato dal Comune di Udine nell’ultima seduta del Consiglio comunale del mandato Ceccotti e da allora non fu più utilizzato. Secondo la Giunta, l’attuale degrado, senza un adeguato intervento in tempi ragionevoli, potrebbe provocare seri problemi, pertanto, ritiene opportuno doverlo inserire, assieme ad altri progetti che verranno illustrati la prossima settimana, nell’ambito di questo bando sulla rigenerazione urbana. Il recupero dell’intero stabile potrebbe essere utilizzato come spazio in ausilio del Museo di Storia Naturale, con destinazioni d’uso ancora da definire. Si parla di un grosso intervento che si aggira intorno ai 10 milioni di euro. Da qui l’esigenza di inserirlo all’interno del bando ministeriale.
“Una riqualifica – continua Michelini- che risponde soprattutto alle richieste dei cittadini che da anni chiedono che si intervenga su questa area. In tal senso il Comune si appella anche a loro per fare massa critica nel supportare questo progetto. Ovviamente è una cifra importante che il comune non può sostenere da solo e la Regione nemmeno. Io faccio un appello a tutte le forze politiche affinché partecipino e sostengano questa iniziativa perché oltre a cercare di intervenire sull’ex Frigo andremo ad aggiungere altri due interventi”.
[l.f]