10.05.2021-19.22 – È l’olandese Van der Hoorn ad aggiudicarsi la terza tappa del Giro d’Italia 2021. Vittoria che sa d’impresa, quella del ciclista della Intermarché, che non centrava un successo addirittura dal 2018, perché dopo aver trascorso tutta la giornata in fuga e dopo aver staccato uno per uno tutti gli altri fuggitivi, resiste all’incredibile forcing finale del gruppo. Vittoria anche d’astuzia, quella del 28enne di Rotterdam, perché mentre i compagni di fuga consumano energie in prossimità dei GPM e dei Traguardi Volanti a caccia di punti per le classifiche accessorie, lui rimane quieto fino agli ultimi chilometri, quando esce allo scoperto rispondendo agli scatti di Pellaud e, infine, staccandolo a sull’ultimo strappo di giornata.
Beffata la BORA Hansgroe, che ha lavorato per tutta la giornata per fare selezione sulle asperità di tappa eliminando i potenziali rivali di Sagan in un possibile arrivo in volata: lo slovacco, infatti, sprinta sul traguardo soltanto per il secondo posto, venendo peraltro beffato da Cimolai. La maglia rosa rimane sulle spalle di Filippo Ganna insieme a quella bianca, che verrà indossata nella prossima tappa da Foss, visto che Affini si stacca ed esce di classifica. Merlier mantiene la maglia ciclamino anche se Viviani recupera qualche punto e Albanese ottiene punti importanti nei GPM rafforzando la sua leadership nella classifica per la maglia azzurra.
Biella – Canale, la cronaca della terza tappa del Giro 2021
Sin dall’avvio, la tappa si presenta vivace, con diversi corridori che movimentano il gruppo con scatti e controscatti, tra cui la maglia azzurra Albanese, già in fuga nella seconda tappa. Dopo qualche schermaglia iniziale, a trovare lo scatto giusto è quello di un gruppetto di otto ciclisti, nel quale figura proprio la maglia azzurra insieme, tra gli altri, a Simon Pellaud e al baby del Giro, l’ucraino Ponomar (non ancora 19enne), che riesce a riportarsi sui fuggitivi dopo qualche chilometro. Il gruppo lascia fare e il vantaggio dei fuggitivi aumenta fino a raggiungere i 6’11” dopo poco più di 40km. A fare l’andatura in testa al gruppo sono l’Alpecin di Merlier, vincitore a Novara, e la BORA Hansgroe di Sagan, che non hanno però alcuna premura di andare a riprendere i primi, fiduciosi che i chilometri finali, con diverse asperità, possano agevolare il loro compito.
Con l’aumento delle pendenze, il vantaggio dei battistrada inizia a ridursi e ai -100 dal traguardo è di 4’20”, anche se al Traguardo Volante di Canelli, situato quando all’arrivo mancano 72 chilometri i battistrada hanno ancora un vantaggio rassicurante e trovare i 12 punti per la maglia ciclamino è Pellaud, che transita per primo sul traguardo. Mentre nel gruppo qualcuno fatica (con Caleb Ewan che soffre ma riesce a non perdere contatto), i battistrada raggiungono anche il primo GPM di giornata a Pancanelli, dove a transitare prima di tutti e raccogliere i 9 punti per la maglia azzurra è Albanese, che rafforza così il suo primato nella classifica degli scalatori. Complice l’asfalto scivoloso, Ponomar regala brividi in discesa, rischiando di perdere il controllo del mezzo e di finire fuori strada, ma per fortuna il giovane ucraino riesce a rimanere in equilibrio. Non altrettanto si può dire per Belletti e Petilli, con il primo che si rialza dolorante. In discesa, diversi corridori che si erano staccati durante la salita riescono a rientrare in gruppo e tra questi figura anche lo slovacco Peter Sagan.
Il vantaggio dei battistrada scende sui 3′ intorno ai 50 chilometri dal traguardo, quando i fuggitivi stanno affrontando la seconda ascesa di giornata, durante la quale si stacca dal gruppo Groenewegen e Merlier, protagonisti nella volata di Novara. A trainare il gruppo in questa fase è la BORA Hansgroe, con Sagan che regge bene l’ascesa e il ritmo imposto dai compagni di squadra. Subito dietro al gruppo dello slovacco si intravede anche la maglia rosa Ganna, a fare il lavoro sporco per tutta la Ineos. Tra i fuggitivi, il cui vantaggio sul gruppo maglia rosa adesso si assottiglia in modo deciso, a perdere contatto è un’altra volta Ponomar, che perde circa una ventina di secondi. Al secondo GPM è di nuovo Albanese a vincere lo sprint, mentre in gruppo continua la mattanza di velocisti.
Prima del terzo GPM Ponomar viene ripreso dal gruppo e la stessa sorte tocca anche un altro dei fuggitivi della prima ora Rivi. In questa fase si stacca l’italiano Nizzolo, ma si difendono benissimo invece i vari Sagan, Gaviria e Formolo. Nei pressi della vetta, tra i fuggitivi scattano Zoccarato e Pellaud, con quest’ultimo che fa suoi gli ultimi 3 punti per la maglia azzurra di giornata quando all’arrivo mancano ancora 36 chilometri e il ritardo del gruppo (dal quale si stacca anche il secondo della classifica generale Affini) è di 1’30”. Anche nella discesa che precede l’ultima rampa di giornata, è la BORA Hansgroe a fare il ritmo nel gruppo, dopo aver fatto selezione feroce nei chilometri precedenti, mentre il vantaggio dei battistrada, all’inizio dell’ultima salita che porta al Traguardo Volante di Guarene, è di 1′. I battistrada movimentano la salita con diversi scatti, in particolare del solito Pellaud seguito da Ven der Hoorn e Zoccarato, mentre Albanese viene ripreso dal gruppo, allungato dagli scatti di alcuni ciclisti come Ciccone e Gallopin. A transitare per primo sul Traguardo Volante è ancora Pellaud.
Gli ultimi due fuggitivi di giornata sono ora seguiti dal terzetto formato da Gallopin, dall’abruzzese della Trek Ciccone e da Zoccarato, che a 10 chilometri dall’arrivo sono staccati di una manciata di metri, con il gruppo (trainato ora dalla Ineos e dalla Cofidis di Viviani, che è riuscito a resistere alla selezione fatta nella parte centrale della tappa), che ha un ritardo che oscilla intorno al minuto. Van der Hoorn rompe gli indugi e stacca l’ormai stanco Pellaud nell’ultimo strappetto di giornata. L’olandese dà fondo alle proprie energie per arrivare da solo al traguardo, ma il gruppo (in cui non ci sono più uomini della BORA Hansgroe, dopo il grande lavoro fatto per tutta la tappa) che nel frattempo ha riassorbito anche Ciccone e Gallopin, lo tallona a una manciata di secondi, quando si entra nell’ultimo chilometro. L’olandese non molla e, nonostante il gruppo abbia già lanciato la volata, resiste e arriva al traguardo con un discreto margine, centrando la sua prima vittoria di tappa in un grande giro. La volata del gruppo è solo per il podio, con Cimolai e Sagan che beffano Viviani sulla linea d’arrivo.
Ordine d’arrivo 3ª tappa:
1- Van der Hoorn (Intermarché), in 4h21’29”.
2- Cimolai (Israel), a 4″.
3- Sagan (BORA Hansgroe), s.t.
4- Viviani (Cofidis), s.t.
5- Bevin (Israel), s.t.
6- Vermeersch (Alpecin), s.t.
7- Gaviria (UAE), s.t.
8- Bettiol (Education First), s.t.
9- Oldani (Lotto Soudal), s.t.
10- Mosca (Trek), s.t.
Classifica generale (maglia rosa) dopo 3 tappe:
1- Ganna (Ineos), in 8h51’26”.
2- Foss (Jumbo Visma), a 0’16”.
3- Evenepoel (Deceuninck), a 0’20”.
4- Almeida (Deceuninck), a 0’20”.
5- Cavagna (Deceuninck), a 0’21”.
6- Moscon (Ineos), a 0’26”.
7- Vlasov (Astana), a 0’27”.
8- Bettiol (Education First), a 0’29”.
9- Castroviejo (Ineos), a 0’30”.
10- Ulissi (UAE), a 0’32”.
Classifica a punti (maglia ciclamino) dopo 3 tappe:
1- Merlier (Alpecin), 50.
2- Viviani (Cofidis), 38.
3- Nizzolo (Qhubeka), 35.
4- Sagan (BORA Hansgroe), 29.
5- Van der Hoorn (Intermarché), 28.
Classifica scalatori (maglia azzurra) dopo 3 tappe:
1- Albanese (Eolo Kometa), 15.
2- Van den Berg (Groupama), 6.
3- Pellaud (Androni), 6.
4- Tagliani (Androni), 2.
5- Zoccarato (Bardiani), 2.
Classifica giovani (under 25, maglia bianca) dopo 3 tappe:
1- Ganna (Ineos), in 8h51’26”.
2- Foss (Jumbo Visma), a 0’16”.
3- Evenepoel (Deceuninck), a 0’20”.
4- Almeida (Deceuninck), a 0’20”.
5- Vlasov (Astana), a 0’27.
di Epifanio Romano