10.05.2021-08.36 – Niente di nuovo sul fronte spagnolo: al GP di Barcelona è ancora Lewis Hamilton su Mercedes a trionfare, battendo il rivale Verstappen grazie all’ennesima mossa intelligente dal muretto che, non potendo superare Verstappen in pista, decide di cambiare strategia e di puntare sulle due soste, puntando sul degrado delle gomme della Red Bull. Mossa che si rivelerà vincente perché, al giro numero 60, il britannico, dopo una grande rimonta, supera il rivale e va a vincere con un margine enorme il quarto Gran Premio della stagione. Benino le Ferrari, che con Leclerc arrivano ai margini del podio (quarto il monegasco) mettendo dietro l’altra Red Bull di Perez e la McLaren di Ricciardo, mentre Sainz riesce a mettersi dietro un Norris che, dopo le precedenti ottime prestazioni, vive una giornata sottotono.
Non cambia molto nelle classifiche: Hamilton e la Mercedes, al terzo successo stagionale in quattro gran premi disputati, mantengono il primato in classifica piloti e costruttori, con l’inglese che aumenta il margine su Verstappen. Norris rimane quarto nella classifica piloti nonostante la giornata non brillante, anche se Leclerc è dietro adesso soltanto di un punto. Nei costruttori, la Ferrari insidia il terzo posto della McLaren, davanti adesso soltanto di 5 punti.
GP di Spagna: la cronaca.
Il leader del mondiale Lewis Hamilton scatta dalla pole, affiancato dalla Red Bull di Verstappen. Tutti i piloti in pista, eccetto Raikkonen diciassettesimo, scelgono di partire con la mescola morbida (il finnico è l’unico a montare le medie). L’olandese della Red Bull ha un ottimo spunto in partenza, sorpassando il campione del mondo alla prima curva. Buona anche la partenza di Leclerc, che sopravanza Bottas, di Ricciardo e di Perez, mentre Sainz rimane imbottigliato alle spalle di un ottimo Ocon. Nelle retrovie, guadagna posizioni anche il “nonno” del gruppo Raikkonen, quindicesimo dopo il primo giro, insieme al figlio d’arte Schumacher. Mentre i due leader si involano, il monegasco della Ferrari Charles Leclerc lotta per la terza posizione con Valtteri Bottas, che gli rimane vicino, mentre ai margini della zona punti Alonso non riesce a staccare il trenino formato dalle due Aston Martin di Stroll e Vettel e da Gasly.
Al giro 8 arriva la Safety Car: l’Alpha Tauri di Tsunoda si spegne in uscita di Curva10 e Giovinazzi ne approfitta per rientrare e montare le medie, ma è vittima di un errore ai box che gli fa perdere tantissimi secondi. Senza problemi, invece, i pit-stop delle Williams un giro dopo. La macchina di sicurezza rientra dopo due giri e alla ripartenza Perez supera Ocon portandosi in sesta posizione, con Sainz che non azzarda il sorpasso pur restando vicino, mentre Stroll supera Alonso ed entra in zona punti. Al giro 21 Alonso e Vettel vanno ai box insieme e montano le medie, rientrando in pista nelle ultime posizioni dove trovano Gasly (fermatosi poco prima e con una penalità di 5″ scontata), che si inserisce tra i due ma viene superato dopo poco dal tedesco. Subito dopo si fermano anche Sainz e Stroll, che rientrano davanti ai due campioni del mondo trovando. Bottas tenta l’undercut su Leclerc, andando ai box al giro 24, ma davanti Hamilton inizia a insidiare con decisione Verstappen, che decide di anticipare il britannico fermandosi ai box, ma un errore ai box gli fa perdere oltre 1″ e lo fa rientrare alle spalle del compagno di squadra in quarta posizione. Perez gli cede comunque la posizione per agevolargli il compito.
Quando al giro 29 si fermano Hamilton e Leclerc, tutti i piloti di testa hanno già fatto il pit stop e le posizioni si ristabiliscono: Verstappen torna in vetta, seguito da Hamilton e Bottas con Leclerc quarto. In zona punti si trova anche Raikkonen, che però non ha ancora effettuato la sosta e le cui prestazioni iniziano naturalmente a crollare. La bagarre per il primo posto ricomincia, con Hamilton che è molto vicino al leader della corsa Verstappen, mentre Ricciardo lotta con Perez per la quinta posizione. Alle spalle di Raikkonen ottavo si forma intanto un piccolo trenino composto da Ocon, Norris, Stroll, Alonso, Vettel, Gasly e Russell. Il finlandese dell’Alfa Romeo viene piano piano superato dagli altri piloti prima di fermarsi al trentottesimo giro, mentre davanti Hamilton continua a pungere Verstappen.
Al giro 42 Hamilton, resosi conto di non riuscire a superare l’olandese, cambia la strategia e torna ai box per la seconda sosta montando nuovamente le gomme medie, cercando di sorprendere la Red Bull. Al quarantasettesimo giro è Perez a superare Ricciardo all’esterno della prima curva, mettendosi così all’inseguimento del ferrarista Leclerc, che ha un vantaggio di oltre 15″. L’australiano torna ai box, imitato da Sainz che lo segue e i due, che montano adesso le morbide, rientrano alle spalle di Ocon e Norris, in ottava e nona posizione. L’inglese della McLaren, più lento dei suoi inseguitori, lascia passare il compagno Ricciardo, ma sul rettilineo del traguardo del giro 51 è costretto a cedere la posizione anche a Sainz; il duo ispano-australiano supera poco dopo anche il pilota Alpine Ocon. Più difficile, al giro 53, il sorpasso di Hamilton sul compagno di squadra Bottas, che alla fine cede comunque la seconda piazza al compagno e alla fine del giro successivo rienttra ai box per montare la gomma morbida e tentare probabilmente di centrare il giro veloce, rientrando comunque alle spalle di Leclerc.
Rientra ai box anche Norris, che rientra in undicesima posizione alle spalle dell’ottimo Russell, salvo riportarsi in nona posizione poco dopo superando il pilota Williams e Alonso, mentre in vetta il vantaggio di Verstappen si assottiglia e a 10 giri dalla fine il margine del neerlandese è di 4.6″, mentre Bottas si riporta su Leclerc e lo sorpassa riprendendosi la terza posizione. Perez torna ai box per la seconda volta per montare le gomme morbide, imitato subito da Leclerc, mentre al sessantesimo giro Hamilton completa la sua grande opera sorpassando Verstappen con l’ennesimo capolavoro strategico della Mercedes. Intorno alla decima posizione si forma un trenino con Stroll, Alonso, Raikkonen, Gasly, Vettel e Russell che danno spettacolo, con in particolare il canadese e l’asturiano a battagliare. Persa la testa della corsa, Verstappen prova a prendersi il punto per il giro veloce facendo registrare un ottimo 1’18.149″, mentre dietro Gasly infila Stroll portandosi in decima posizione.
Si arriva dunque alla fine: Hamilton vince con un margine enorme (oltre 15″) su Verstappen, mentre Bottas completa il podio. Le Ferrari fanno quarto (Leclerc) e ottavo posto con Sainz, intervallati da Perez e Ricciardo. Norris, primo dei doppiati, giunge ottavo mentre a completare la zona punti è la coppia francese composta da Ocon e Gasly. Ancora senza punti le Aston Martin, con Stroll undicesimo e Vettel tredicesimo. Nel finale Alonso perde completamente la gomma e chiude diciassettesimo, davanti alle due Haas.
GP di Spagna, l’ordine di arrivo e i distacchi:
1- Hamilton (Mercedes), in 1h33’07.680″;
2- Verstappen (Red Bull) a 15.841″;
3- Bottas (Mercedes) a 26.610″;
4- Leclerc (Ferrari) a 54.616″;
5- Perez (Red Bull) a 1’03.671″;
6- Ricciardo (McLaren) a 1’13.768″;
7- Sainz (Ferrari) a 1’14.670″;
8- Norris (McLaren) a 1 giro;
9- Ocon (Alpine) a 1 giro;
10- Gasly (Alpha Tauri) a 1 giro;
11- Stroll (Aston Martin) a 1 giro;
12- Raikkonen (Alfa Romeo) a 1 giro;
13- Vettel (Aston Martin) a 1 giro;
14- Russell (Williams) a 1 giro;
15- Giovinazzi (Alfa Romeo) a 1 giro;
16- Latifi (Williams) a 1 giro;
17- Alonso (Alpine) a 1 giro;
18- Schumacher (Haas) a 2 giri;
19- Mazepin (Haas) a 2 giri;
20- Tsunoda (Alpha Tauri): ritirato.
Giro veloce: Max Verstappen (Red Bull) in 1’18.149″.
Classifica piloti:
1- Hamilton (Mercedes), 94;
2- Verstappen (Red Bull), 80;
3- Bottas (Mercedes), 47.
Classifica costruttori:
1- Mercedes, 141;
2- Red Bull, 112;
3- McLaren, 65.
di Epifanio Romano