06.05.2021-11.03 – L’operazione dei Finanzieri del Comando provinciale di Gorizia, che hanno individuato e posto sotto sequestro altri 50 milioni di mascherine, si inserisce nell’ambito dei controlli che vengono effettuati sistematicamente per prevenire e contrastare tutte quelle attività illecite correlate all’emergenza sanitaria. Attività che coinvolgono il settore dell’importazione, della produzione e del commercio dei dispositivi di protezione individuale che, con l’immissione nei mercati di materiali non considerati a norma, potrebbero diventare pericolosi per la salute dei cittadini e danno alla spesa pubblica.
Anche questo lotto, che appartiene alla fornitura commissionata alla Cina dalla prima struttura commissariale, una volta consegnato alle Regioni sarebbe stato distribuito alle strutture sanitarie e alle amministrazioni pubbliche. Ordine effettuato mentre Domenico Arcuri era Commissario
Dalle analisi di laboratorio, che hanno preceduto i primi sequestri effettuati a febbraio, è emerso che i DPI in questione hanno una capacità di penetrazione di gran lunga superiore al livello standard ed in alcuni casi la capacità filtrante è stata valutata di 10 inferiore rispetto a quanto dichiarato nella documentazione allegata. Sta di fatto che una buona parte del personale sanitario che le ha utilizzate era ignaro dei conseguenti rischi e convinto che queste mascherine potessero garantire un’adeguata protezione. Da qui potrebbe nascere spontanea la riposta alla domanda del perché gli ospedali erano diventati uno dei principali focolai di contagio.
La fornitura sequestrata dalla Guardia di Finanza di Gorizia rientra nel residuo di un ordine di 250 milioni di pezzi, di cui 65 milioni già ritirati nel corso di febbraio. Sono quindi 115 milioni i Dpi pericolosi che fortunatamente non hanno raggiunto le aziende sanitarie e le Amministrazioni pubbliche. L’analisi della documentazione acquisita ha consentito di stimare una spesa economica di circa 300 milioni di euro, e di condurre alle responsabilità penali dei rappresentanti legali delle società fornitrici della struttura commissariale