29.04.2021 – 09.30 – Dopo alcune, iniziali, dichiarazioni che l’Austria avrebbe riaperto a inizio maggio, la vicina Repubblica ha fissato per il 19 del prossimo mese la riapertura generale. Non si procederà gradualmente, come in altri paesi, ma si riaprirà in un’unica soluzione tutte le attività, sebbene con rigidi protocolli anti Covid.
In questo quadro, per favorire un turismo dissecatosi anche in Austria, verrà abolita dal 19 maggio l’obbligatoria quarantena di 10 giorni prevista per chi entra nel paese. Sostanzialmente per comprendere verso quali restrizioni si sarà soggetti occorrerà fare riferimento alla mappa dell’Ecdc (European Center for Disease Prevention and Control) e individuare il colore della propria nazione: se rosso scuro, cioè in una situazione di diffusione endemica del Covid, rimarranno in vigore gli usuali obblighi di quarantena; se rosso chiaro, qual è l’Italia allo stadio attuale, non sarà più richiesta la quarantena, ma servirà un Pre-Travel-Clearance da compilare online e un test molecolare di 72 ore o un antigenico di 48 ore; se infine in verde o arancione non vi saranno obblighi di sorta. Si tratta va da sé solo di una bozza che offre però uno spiraglio ai tanti italiani che per mancanza di dosi e/o perché troppo giovani non hanno modo di vaccinarsi; e in quest’ambito occorrerà anche rilevare quale sarà la regolamentazione nei confronti dei diversi vaccini (Sputnik V e Sinovac in primis).
Dopo aver definito le modalità di ingresso, occorrerà tuttavia in Italia ridefinire le modalità i rientro: allo stadio attuale infatti è richiesto un test negativo eseguito nelle 48 ore precedenti, 5 giorni di auto isolamento domiciliare e un altro test negativo. Una normativa eccezionalmente rigida, tesa a scoraggiare i movimenti extra lavorativi.
Fonti: Austria Vicina (Messaggero Veneto), Ambasciata d’Italia – Vienna
[z.s.]