26.04.2021 – 09.30 – Lo scorso 5 Novembre 2020, in controtendenza rispetto al momento in cui l’Europa e l’Italia erano interessate dalle misure di lockdown, partiva il primo treno intermodale da Trieste per Norimberga, lungo un corridoio ferroviario di 680 km al fine di garantire la connettività con le aree industriali europee di riferimento. Ora il servizio che collega il Terminal Samer Seaport del porto di Trieste e il terminal intermodale Tricon di Norimberga, gestito dal Gruppo Bayernhafen, si consolida raddoppiando le sue frequenze di circolazione, che passano da 1 a 2 per settimana.
Fattore chiave di questa crescita è la collaborazione consolidata tra Alpe Adria, società che si occupa dello sviluppo dei servizi di trasporto intermodale del sistema logistico dello scalo giuliano, e DFDS, gruppo danese leader del trasporto Ro-Ro.
Il collegamento mira a definire performance efficienti attraverso un modello di produzione ferroviaria flessibile implementato in cooperazione con Merci Italia Rail, principale impresa ferroviaria nazionale.
Con il servizio infatti, vengono movimentate unità intermodali con merce time-sensitive che, una volta sbarcata a Trieste dalla Turchia, necessitano di arrivare a destino nei tempi più brevi possibili. Prossimo step sarà quello di attirare e gestire sul corridoio volumi di container che sbarcano a Trieste con le mega navi delle principali linee marittime provenienti dall’estremo oriente.
“Il nostro sistema logistico – afferma Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale – è in grado di rispondere alla domanda, attraverso il costante sviluppo del network intermodale. Con l’aumento della capacità ferroviaria, nel 2025 potremo garantire la movimentazione di quasi tre volte quella attuale grazie al potenziamento dell’impianto ferroviario“.
[i.v.]