23.04.2021 – 08.31 – “Abbiamo appena ricevuto l’ordinanza dal Ministero della Salute in cui si comunica che da lunedì 26 aprile il Friuli Venezia Giulia entrerà in zona gialla”. Arrivato alle 19.40 attraverso l’agenzia di cronaca della Regione stessa, il comunicato ufficiale da parte del governatore Massimiliano Fedriga conferma le ipotesi già precedentemente fatte dall’assessore Riccardo Riccardi e le voci di area istituzionale e del mondo economico che si erano susseguite nell’arco della settimana: anche il Friuli Venezia Giulia ritorna, nuovamente, dal 26 aprile a una vita più libera, pur rimanendo alta l’attenzione.
Nonostante l’intero tessuto economico regionale frema per una ripartenza, un vero e proprio ritorno alla normalità, non solo in Friuli Venezia Giulia ma in tutta Italia e in buona parte dell’Europa, è ancora lontano, restando operativo il meccanismo ‘a colori’ che ha iniziato a scandire i ritmi delle nostre giornate già alla fine dello scorso anno (basato su parametri oggetto di polemica, che possono variare con grande rapidità) e di fatto introducendo allentamenti lievi che non permettono all’economia stessa una vera e propria pianificazione di ripartenza. La soglia di vaccinazione ritenuta minima per ipotizzare una protezione diffusa dal Covid-19 è ancora molto lontana, l’estate resta a rischio, il turismo rimane fermo e la macchina dello spettacolo e degli eventi non ha ancora la possibilità di rimettersi veramente in moto; e anche quest’anno scolastico va a chiudersi non bene. Per ora, quindi, tornano poche cose, come il piacere del caffè e della pizza all’aperto, un po’ più di sport e qualche momento d’intrattenimento che abbiamo dimenticato. E la prospettiva che l’economia, per poter riprendere il suo corso normale, debba aspettare per davvero il 2024, appare sempre meno remota. Sulla luce della buona notizia, rimangono le ombre, assieme alla speranza che le temperature in aumento facciano, come l’anno scorso, più di quello che hanno fatto restrizioni e chiusure, e che il Covid-19 segua il corso storico di altre epidemie, riducendosi dopo il terzo anno a una semplice presenza fastidiosa.
[f.f.]